lunedì 7 gennaio 2008

In Principio fu la Luce

Questa volta ho fatto una pauppata che ha una possibilità di essere scientificamente significativa. Partiamo per gradi. La fisica attuale riconosce una pletora esagerata di particelle elementari. Anche basandosi sulle versioni meno aggiornate, esse sono almeno una ventina: fotone, gravitone, elettrone, muone, tau, neutrino elettronico, neutrino muonico, neutrino tauonico, pione +, pione 0, mesone K +, mesone K 0, mesone eta, protone, neutrone, lambda, sigma +, sigma 0, sigma -, Xi 0, Xi -, omega.

Ora, ciò apparentemente stona con la (poco celata volontà) di cercare le particelle veramente “elementari”, le quali, nei nostri archetipi bisogni di semplicità ed eleganza (perfezione platonica?) dovrebbero essere meno numerose e meno variegate di quelle citate sopra. Aldilà di questa questione estetica, esiste la possibilità che queste particelle siano in realtà espressioni differenti di una famiglia meno numerosa di particelle. Da qui nasce la possibilità di raggruppare le particelle note in classi, in gruppi. Ciò è stato fatto, come si evince dai nomi ripetuti di alcune particelle (mesone, neutrino, ecc...) e nella presenza di raggruppamenti di particelle come i Barioni (nel quale, per fare un esempio, stanno protoni e neutroni ma non gli elettroni).

Tuttavia, queste classificazioni (apparentemente) non contemplano l’eventualità che le differenze tra particelle esprimano una loro diversa storia (evolutiva?).

Qui entra in gioco il mio amato PAUP... Perché non fare un cladogramma delle particelle? Per far ciò, ho stilato una matrice delle caratteristiche fisiche delle particelle (carica, spin, tempo di decadimento, massa di riposo, ecc...), usando come gruppo esterno quella che pare essere la più semplice (primitiva? fondamentale?) delle particelle, ovvero il fotone.

L’analisi ha prodotto un albero delle relazioni filogenetiche delle particelle che, oltre a dirci le affinità di gruppo, ci dà la POSSIBILE SEQUENZA CRONOLOGICA DEI FONDAMENTI DELL’UNIVERSO (che frase pomposa!).

Ovvero, il cladogramma narra che:

In principio, neanche a farlo apposta, era la luce (i fotoni).

In seguito, una parte dei fotoni si trasformò in gravitoni.

In seguito, una parte dei gravitoni divenne neutrini.

In seguito, una parte dei neutrini divenne elettroni.

In seguito, una parte degli elettroni divenne tutte le altre particelle (compresi neutroni e protoni)...

Come ciò sia possibile e se l’ipotesi abbia una base fisica nota e plausibile, non lo so, non essendo un fisico. Però è uno scenario accattivante, che potrebbe, se approfondito, gettare luce (altri fotoni) indiretta sugli eventi primordiali dell’Universo.

Per quanto sia consapevole che questo scenario è solo un gioco mentale, un’ipotesi eclettica basata sull’uso di tematiche filogenetiche in un campo a lei estraneo, sarebbe interessante ricevere un commento da qualche fisico delle particelle: anche un sonoro insulto sarebbe gradito!

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