sabato 26 giugno 2010

Storia della Therianesimo

Il popolo di Synapsa si stabilì nella Valle di Gwangi attorno al II secolo del Triassico. Popolo nomade e di allevatori, i Synapsa erano retti da una casta sacerdotale molto rigida, i Cynopsia. Il potere dei Cynopsia si fondava sul rigido rispetto della Legge, che solo i Cynopsia possono leggere ed interpretare. La Legge si fonda su alcune regole sociali fondamentali per l'esistenza dei Synapsa, leggi volte a limitare il crimine e la disgregazione sociale. In particolare, la Legge è fortemente feroce contro ogni possibile discussione o critica del valore dei Cynopsia. Infatti, le prime parti della Legge recitano che: 

Esiste solo La Legge di Cynopsia
non avrai altra legge se non il Verbo di Cynopsia.

giovedì 24 giugno 2010

Perfezione passata

C'è un profondo senso di crudeltà in una utile deformazione professionale che si ritorce contro di te, divenendo ricordo passato indelebile capace di fissarsi con precisione cronometrica.
Ora e minuto. Colori, temperatura, suoni, profumi e fragranze. Sensazioni tattili.
Il fatto stesso che stia qui, e possa (anzi, che debba) scriverlo, è la prova di tutto ciò.

Avessi 10-15 anni di meno concluderei che tutto fa schifo.
Per fortuna, ho un'età che sa ridere dell'indifferenza caotica e cieca delle cose, e quasi mi compiaccio che, alla fine, ogni evento segua il suo iter meccanico e freddo, noncurante di aspirazioni, meriti e passioni. Le favole sono favolose, per definizione, e sarebbe contradittorio se divenissero storia. Stupirsi della loro evanescenza sarebbe mediocre.

L'ultimo idolo che mi resta da abbattere, per arrivare alla vetta.
L'aria è fredda, pungente.

Sono le 11.33 del 24 giugno. 
L'anno è sbagliato, ovviamente.

mercoledì 23 giugno 2010

Tautologia

Se gli altri sono stupidi, sarebbe stupido comportarsi come loro.

domenica 20 giugno 2010

Perché non amo la divulgazione

La Divulgazione sta alla Scienza come il Kitsch sta all'Arte

Domande Esistenziali, citazioni bibliche, risposte ultrazionali

In rete ho trovato una serie di domande "esistenziali". Alcune mi paiono più "idiote-adolescenziali" che "esistenziali". Ad ogni modo, mi sono divertito a dare, ad ogni domanda, due risposte: una estratta a caso dalla Bibbia (confidando che la mia mano sia guidata dall'Alto) ed una ultrazionale.
Buon divertimento.

domenica 13 giugno 2010

Babbo Natale esiste!

Sono stato arrogante e presuntuoso. Come dice spesso, provocatoriamente, un mio amico, io pecco di "scientismo" e sono un fanatico presuntuoso. :-)
Da oggi mi devo ricredere.
Babbo Natale esiste.
A Torino, per due settimane, è stata esposta al pubblico la sua rossa giubba dai bordi bianchi. Centinaia di migliaia di visitatori l'hanno potuta vedere, e nessuno mette in dubbio che così tante persone non siano ingenue.
Sul Monte Ararat, come testimonia un serio programma televisivo, è stata trovata la sua slitta.
Negare la sua esistenza sarebbe solo ottusità ideologica.
Da oggi crederò a Babbo Natale.
 

domenica 6 giugno 2010

Algoritmo per la perpetuazione della menzogna

Un algoritmo chiuso
I migliori divulgatori di una menzogna sono coloro che non sanno di diffondere una menzogna.
Nessuno è più bravo a mentire di chi mente senza saperlo. 
Nessuno è più innocente dei bambini. 
Unite queste tre constatazioni e creerete il miglior algoritmo di propagazione di una menzogna che esista. Perché dico "menzogna" e non "verità"? La verità non ha bisogno di strategie per perpetuarsi: essa è vera in quanto tale, e persiste autonomamente. Al contrario, la menzogna è un'affermazione priva di corrispondenza nella realtà, e come tale può persistere solo con uno stratagemma che aggira la prova dei fatti.
Come?
Basta prendere dei bambini (o degli adulti con la mente di bambini), educarli con una serie di principi, e poi lasciare che questi bimbi, una volta cresciuti, facciano lo stesso con i loro figli. Potrete perpetuare per generazioni, secoli, millenni, qualsiasi favola, bugia, menzogna, contraddizione e paradosso vorrete.
Volete che tra 2000 anni qualcuno creda che voi siate degli dei? Volete che tra 2000 anni qualcuno creda che voi potete volare, che avete poteri soprannaturali, che non siete mai morti? Volete far credere che un giorno ritornerete, punirete i vostri nemici e salverete i vostri fedeli? Niente di più facile.
Ancora oggi, miliardi di esseri umani vengono plagiati con favole vecchie di decine di secoli. Basta che qualcuno plagiato da bambino senta il dovere di plagiare dei bambini con le stesse favole con le quali è stato plagiato, ed il plagio si perpetuerà indefinitamente.
Il cervello dei bambini ha due proprietà meravigliose per qualsiasi menzogna: è fortemente recettivo e minimamente critico verso ciò che assimila. Di fatto, quasi tutto quello che il cervello riceve nell'infanzia persisterà, sopratutto se non riceverà nulla che contraddica tali menzogne entro il completamento della maturazione cerebrale. Una volta maturato, un cervello è ostico a mettersi in discussione, sia nel bene che nel male (qualsiasi essi siano). 
Infatti, nessuno che sia stato plagiato ammetterà mai di esserlo.
Uniche eccezioni a questo stupendo meccanismo di perpetuazione della menzogna sono quei bizzarri mutanti cerebrali, i quali, fin da piccoli, hanno la pessima abitudine di simulare nella loro mente delle alternative.  Essi assimilano, ma nel contempo elaborano nella loro mente delle alternative. Col tempo, le alternative crescono e formano un muro robusto che impedisce alle menzogne assimilate di diventare "pensiero unico".  "Effetto collaterale" di queste menti è che esse spesso perdono più tempo a elaborare alternative che a vivere una delle opzioni possibili elaborate.
Gli altri animali, dal punto di vista delle idee (intese come istruzioni simboliche che si propagano nel tempo), non esistono: troppo stupidi sia per essere plagiati che per elaborare alternative, gli animali semplicemente non sono. Il loro corpo è utile ad una menzogna come un setaccio è utile come bicchiere.

venerdì 4 giugno 2010

Dio è Amore

Due che lavorano per conto del grande capo

Dio è Amore.

... 

(nessuno si offenda, ma...)