giovedì 8 gennaio 2015

Utopia massima

Uno dei massimi piaceri intellettivi per un naturalista sarebbe poter leggere tutta la storia naturale di Homo sapiens, ma scritta in modo veramente oggettivo ed imparziale, senza apologie e consolazioni, specialmente quelle inconscie di cui ogni antropologia è intrisa. Ciò sarebbe impossibile: il soggetto descrivente e l'oggetto descritto coinciderebbero, e ciò mina l'oggettività alla radice. In breve, occorrerebbe una storia naturale scritta da un'altra specie senziente che ci osservasse con freddo distacco, come noi osserviamo un cristallo che si forma in una soluzione.