martedì 28 agosto 2012

(C)autoreferenza del mese


Occorre più tempo per capire "Occorre più tempo per capire che per crederla" che per crederla.

sabato 25 agosto 2012

Il motore del futuro, totalmente ecologico

Come ogni blog che si rispetti, anche io devo scrivere qualcosa relativo a complotti di fantomatici gruppi occulti di potere che impediscono che nuove tecnologie ecologiche si diffondano, col rischio di competere e mettere in crisi il potere delle multinazionali del petrolio.
Ad esempio, so che una piccola azienda italiana, fondata da giovani laureati in ingegneria e biologia, aveva messo a punto un tipo rivoluzionario di motore, che avrebbe risolto tutti i nostri problemi legati al petrolio, dalla dipendenza economica dal greggio all'inquinamento delle città, alle emissioni di CO2 nell'atmosfera, col conseguente surriscaldamento globale.
In breve, la scoperta del secolo.
Ovviamente, i gruppi di potere vogliono che l'impero del petrolio continui a soggiogarci, e quindi hanno fatto in modo che questa rivoluzionaria scoperta sia stata insabbiata, ed i suoi inventori ridicolizzati.
Eppure, nonostante le censure del potere, nella rete libera circolano alcune informazioni su questa rivoluzionaria tecnologia.
Si tratta di un motore alimentato con residui vegetali, che vengono immessi in una camera ad elevata acidità e poi in un sistema di fermentatori batterici, i quali scindono la materia vegetale in glucosio. Il glucosio a sua volta alimenta una rivoluzionaria nanotecnologia che costiruisce la base per un sistema di celle per un motore a combustione di tipo actino-miosinico. Questo motore produce lavoro meccanico, il quale muove un sistema di 4 cardani in fibra in calciofosfato.
Il tutto è totalmente riciclabile, ha una ridotta emissione di vapore e CO2 e può funzionare efficientemente per una quindicina di anni, poi va sostituito.
Sono riuscito a trovare una foto di un prototipo, che ha circolato per qualche tempo, ma che poi, guarda caso, è stato fatto sparire:

venerdì 17 agosto 2012

Vilipendio e ipocrisia

Non capisco il senso del reato di "vilipendio alla religione", almeno in un paese a maggioranza cristiana come è, ufficialmente, l'Italia.
Il fondatore del cristianesimo fu, per chi crede nella verità dei vangeli, inchiodato ad una croce. In quell'evento di atroce brutalità, il racconto evangelico ci descrive il condannato a morte che perdona i suoi aguzzini perché non sanno quello che stanno facendo. 
Essi lo stanno uccidendo, egli li perdona.
Ovvero, il fondatore del cristianesimo insegna che al torto subito, per quanto atroce e feroce, sopratutto a livello fisico, si deve rispondere col perdono.
Il reato di "vilipendio alla religione" è nato perché qualcuno si è sentito offeso dalle parole/scritti/immagini di altri, e in risarcimento chiede che il "colpevole" paghi per il torto che l'offeso ritiene che la sua religione abbia subito.
Una religione subisce torti? Forse è un modo ipocrita per dire che l'offeso stesso si sente vittima di un torto. Un torto di che tipo? Parole o immagini che egli reputa "offensive". In breve, tutto sta alla suscettibilità personale e soggettiva della persona che si ritiene offesa. Ma, quale criterio dovrebbe guidare l'offeso? Ad esempio, la sua morale, e quindi la sua religione. Ma cosa gli insegna la sua religione? A perdonare le offese subite. Così insegnò colui che fondò quella religione. 

Riassumendo: il reato di "vilipendio alla religione" nasce da qualche cristiano che pretende un risarcimento perché altri hanno solamente manifestato scarso rispetto per la sua religione. Il vilipendio è quasi sempre espresso in parole o scritte o immagini, mai in atti fisici verso le persone.

Paragonato al torto subito dal fondatore del cristianesimo, stando al racconto evangelico (inchiodato fino alla morte per agonia), il vilipendio è poco più che un lezzo di letame portato dal vento di campagna, rispetto ad una tromba d'aria che abbatte una casa.
Se colui che fu inchiodato vivo ha perdonato i suoi carnefici, a maggior ragione avrà sorvolato sulle loro volgari parole, perdonandole. Cosa sono parolacce, insulti o scritte ingiuriose se comparate all'inchiodare un corpo vivo ad una croce, lasciandolo dissanguare e morire nell'agonia più dolorosa possibile?

Ovvero, il vilipendio alla religione non esisterebbe per colui che ha fondato tale religione. Sarebbe un comportamento miserrimo rispetto al senso del messaggio che egli volle diffondere (sempre stando ai vangeli).

Ergo, il vero vilipendio alla religione non sta nelle bestemmie di chi offenderebbe un credo, ma in colui che si sente offeso da quelle manifestazioni "offensive", che invece di perdonare il suo nemico, rinnega - quindi compie apostasia - l'insegnamento di colui che è la radice prima di quella religione "offesa".

martedì 14 agosto 2012

Profondità nerdiane

Credo che il mio grado di nerditudine qui resenti il kilobert (chi ha orecchie per intendere, intenda).
Nella scena famosa del film di P. Jackson "Le due Torri" è mostrata la battaglia in caduta libera tra Gandalf e il Balrog nella voragine che si apre sotto Moira. I due se le danno pesantemente, ed intanto continuano a precipitare nel baratro.
La scena dura circa 70 secondi. Essa appare abbastanza plausibile dal punto di vista fisico, tranne per il fatto che Gandalf cada ben dopo la propria spada e ben dopo il Balrog, quindi, a rigore, appare difficile capire come possa aver raggiunto l'uno e l'altra che, essendo partiti prima e soggetti alle stesse forze di caduta (la gravità) e di attrito dell'aria, non potrebbero essere raggiunti da un corpo che cada dopo. Ma fingiamo che qualcosa abbia frenato il Balrog e la spada di Gandalf, o che questo ultimo sia stato fornito inizialmente di qualche propulsione aggiuntiva che ha permesso di congiungersi agli altri due oggetti in caduta...
La vera domanda nerd del post è: quando è profonda la voragine? Insomma, questi continuano a cadere per 70 secondi prima di finire nelle acque di quello che pare un lago sotterraneo. Che profondità è attraversabile in caduta libera per 70 secondi?
Applicando, in modo grossolano e approssimato, le leggi della fisica, e usando Gandalf come oggetto dell'analisi, possiamo supporre che (assumendo che la Terra di Mezzo abbia stessa massa, dimensioni e composizione atmosferica della Terra, quindi medesima accelerazione gravitazionale e densità dell'aria):
- la prima parte della caduta avviene in accelerazione.
- raggiunta la velocità limite in cui forza di gravità e attrito dell'aria si equivalgono, la caduta avviene a velocità costante.

Ho fatto una manciata di calcoli, assumendo parametri analoghi alla Terra, temperatura dell'aria attorno ai 20°C, massa di Gandalf = 80kg, suo corpo approssimato ad un cilindro in caduta con asse maggiore parallelo al vettore dell'accelerazione di gravità ecc...

In breve, le formule danno come valore 4.3 km di caduta libera. Il valore va preso come stima dell'ordine di grandezza, non come valore preciso al centimetro. Ovvero, se approssimiamo ancora più grossolanamente la risposta, concludiamo che Gandalf ed il suo amichetto infuocato cadono per qualche km (sicuramente più di 1 km, ma meno di 10 km).

Ciò è coerente con il fatto che il lago in cui impattano alla fine della caduta sia interno alla crosta terrestre (non può esistere un lago nel mantello sottostante la crosta), la quale, sotto una montagna come quella contenente le miniere di Moira, è spessa almeno 10 km.

Amici paracadutisti, attendo correzioni e suggerimenti per migliorare la stima.*

Profondissimamente nerdissimo...

*Un amico paracadutista mi ha risposto con una stima di circa 3.5 km, ovvero nello stesso ordine di grandezza che avevo calcolato. Buon risultato, allora.

domenica 12 agosto 2012

100% Naturale


Sulla superficie esterna del vasetto di yogurt che ho appena consumato è stampato in vivaci colori lo slogan:
100% Naturale
So che è, come ogni slogan, un mero messaggio commerciale da associare in modo acritico al prodotto, ma che non necessita di essere sviscerato nel suo significato (un po' come le preghiere e i testi delle canzoni), ma io non posso evitare la mia natura (al 100% ultrazionale), quindi ho riflettuto sulla frase...

O essa è banalmente falsa, o è falsamente banale... forse entrambe.

Banalmente falsa, dato che un vasetto di plastica, ovvero di un derivato industriale della lavorazione di idrocarburi, contenente un miscuglio di latticini e estratti di frutta, il tutto pastorizzato e venduto in catene di supermercati, per essere conservato in frigorifero, non è per niente "naturale".
Falsamente banale, dato che tutti gli atomi che compongono lo yogurt, il vasetto e l'imballaggio, sono di origine naturale, essendo il prodotto di nucleosintesi avvenuta miliardi di anni fa in nuclei di stelle ora esplose. Se non fosse 100% naturale, dovrebbe contenere atomi di elementi transuranici, prodotti solo in centrali nucleari o laboratori di fisica nucleare: dato che si tratta di elementi altamente tossici e sopratutto instabili, è altamente improbabile che siano presenti nello yogurt (anche se questi elementi non vanno confusi con gli isotopi radioattivi prodotti dai processi di fissione nucleare, per un attimo, fingiamo comunque che nomi come Chernobyl e Fukushima non significhino niente per noi, e che eventuali tracce di quegli isotopi fuoriusciti da disastri nucleari non siano presenti nell'ambiente...).

sabato 11 agosto 2012

Legge di Murphy applicata all'ufficio postale


Se hai guadagnato tempo perché non c'è stata coda, ne perderai perché non funziona il computer dell'impiegata.

mercoledì 8 agosto 2012

Dosaggi ideali

L'intelligenza e la bellezza andrebbero somministrate in egual dose: dosaggi asimmetrici portano inevitabilmente a disturbi fisiologici.
Un eccesso di intelligenza porta alla solitudine.
Un eccesso di bellezza porta all'apatia.