mercoledì 24 ottobre 2007

Io lo cito, egli mi cita... noi siamo scimmie

Grazie a Clastu che mi ha mandato questo:
Ecco l'ennesima puntata di Clastu contro l’(E)neocelta...Discorso paraserio che non ha portato a nussuna logica conclusione...come al solito...
Prendete e godetene tutti...
13.11 Clastu: (E)neoceltaAAAAAAAAA OSTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
(E)neocelta: Clastuuuuuuuuuuuuuuuuu..SACRAMENTOOOOOOOOOOOOOO!
Clastu: che ma diset de bel?
13.13 (E)neocelta: che ho piene le balle della burocrazia delle istituzioni..non è una cosa bella, però c'è. e tu?=
Clastu: anch'io ne ho piene le balle
13.14 (E)neocelta: di cosa?
Clastu: dai, facciamo una rivoluzione di tante cose l'elenco è molto lungo
(E)neocelta: citamene tre o spirito rebelde
Clastu: eh? a ho capito
13.15 (E)neocelta: non lo do, sto sparando a caso
Clastu: avevo letto male...
(E)neocelta: so e non do: errata corrige
13.16 Clastu: cercando di ridurle tutte alla causa principale direi che lotterei contro l'ignoranza ostentata con fierezza capace di rendere potenti i potenti e santi i santi...
(E)neocelta: e non rende invece coglioni i coglioni?
13.17 Clastu: no, i coglioni sono coglioni e basta
(E)neocelta: anche i tuoi? Clastu: certo13.19 (E)neocelta: credo anche i miei..per fare davvero una rivoluzione dovremmo fondare una comunità sperduta in qualche valle...ma con un fiume!
Clastu: ma va là
(E)neocelta: dove?
Clastu: là
13.20 la rivoluzione si fa dall'interno
(E)neocelta : proprio di là? Ma c'è la terrazza e fuori diluvia!
Clastu: ma è solo acqua e poi la pioggia benedice i guerrieri...
13.21 (E)neocelta: Hai ragione, allora esco e medito sulla rivoluzione dall'interno...comincia a diventare vegetariano allora, più interno di così. me : comincia a diventare merda...più interno di così...
13.22 (E)neocelta: Allora credo che dovremmo procurarci un bel virus da dare a tutti gli Homo sapiens..i morti sono una merda splendida.
13.23 Clastu: fare una rivoluzione non significa uccidere, quello è reprimere e cancellare, non correggere, quello è una guerra...la rivoluzione non è una guerra...
13.25 (E)neocelta: sono d'accordo con te..ma come cambiare (rivoluzionando) ciò che non vuole cambiare? Io mi sento minacciato dal comportamento di molti miei simili e quindi, etologicamente parlando, la soluzione più semplice ed efficace sarebbe la cancellazione, seria però.
13.27 Clastu: no, "etologicamente parlando", l'azione migliore contro un comportamento acquisito sbagliato, è la correzione del comportamente sovrascrivendolo ove possibile od aggirandolo. la gente non è scema geneticamente, ma culturalmente...
13.29 (E)neocelta: Ok, ma non esiste la cultura come entità, esiste come comportamenti attuati dalle persone e quindi sono loro (in parte anche noi) (non certo geneticamente) a dover essere rivoluzionate. Se trovi metodi meno cruenti per cambiar la scemenza culturale della gente io ci sto.
13.30 Clastu: brao s-cet
13.31 (E)neocelta: Allora pensiamoci...prima cosa..agire sui media (so che è una parola banale e abusata, ma è la realtà).
Clastu: non sui media, ma attraverso i media
13.32 internet primariamente perchè libero (per ora)
(E)neocelta: si, è quello che intendevo. Proporre modelli culturali diversi, che diano più consapevolezza individuale e portino al confronto di gente che pensa con la propria testa.
13.33
Clastu: sì, diciamo così
13.34 (E)neocelta: Mettere la parola fine (sempre senza imposizione) a tutto ciò che culturalmente va pesantemente in contrasto con la nostra biologia..perchè prima di tutto c'è il corpo!
Clastu: eeeeeeeeeeeeh?13.35 non iniziare col vegetarianesimo è ampiamente discutibile
13.36 (E)neocelta : Non sto parlando di quello, ma di imposizioni e forzature sessuali, di respirare veleni che il nostro corpo non è programmato ne a vedere ne a sentire, ecc.
13.37 Clastu: tu stai parlando di effetti, non di cause...
(E)neocelta: le cause di questi effetti sono così evidenti...
13.38 Clastu: e allora? non capisco cosa vuoi dire?ì
13.39 (E)neocelta : che, essendo evidenti, si sa quali sono...si conosce su cosa intervenire. Le religioni istituzionalizzate per esempio...il fatto che l'economia sia la misura della salute di un paese un altro esempio.
13.40 Clastu: sono sempre e solo effetti non cause
13.41 sarebbe sufficiente che la gente usasse il cervello e si chiedesse "perchè?"
13.42 (E)neocelta : probabilmente hai ragione, ma andando ancoras più a fondo nel cercar le cause si entra in un campo (vicino all'Ultrazionale) che non tutte le persone sono disposte o non riescono a sentire, vedere o accogliere e preferiscono glissare o proprio non capiscono. Ho il dubbio che le cause siano troppo in fondo, troppo.
13.43 Clastu: infatti, se non si va in fondo non si risolve niente e comunque non credere di poter cambiare il mondo...
13.44 se riesci a fare cambiare idea a solo una persona è già un grande successo questa è la rivoluzione!13.46
(E)neocelta: Lo so, ma io non vivrò 2000 anni..e più che far cambiare idea alle persone vorrei avere la possibilità di vivere una vita che questo mondo non mi concede. Non è vittimismo, solo che non ci sono le basi materiali per farlo..l'acqua di un fiume non è potabile (è sempre un effetto, ma è tangibile, molto). ________________________________________
5 minuti
13.52 Clastu: 50 anni fa il mondo concedeva a gente come mio padre di vivere lavorando a 11 anni, di mangiare quello che c'era e quando c'era, di fare 2 o 3 lavori alla volta e di fare grossi debiti rischiando tutto...se qualcuno oggi ha il coraggio di lamentarsi di ciò che il mondo gli concede, gli consiglio di fermarsi a riflettere sulla vita dai propri genitori, e forse (se c'è abbastanza intelligenza) ci si renderà conto che cambiare vuol dire lavorare, e badare al proprio piccolo mondo, perchè con le pretese di salvare i delfini o le foreste di chissà dove, si finisce col non combinare nulla e soprattutto di lasciare andare in merda il proprio piccolo mondo...
13.53 mo va a cagher SÜRLO!!! (intervento eloquente del Puma di Blisshill)________________________________________ 5 minuti
13.59 (E)neocelta: non sono d'accordo su niente. ora devo andare, ma su questo discorso torneremo..magari ti scriverò una mail con più clama. Clastu: ok 14.00 alla prossima magari ne parliamo a 4 occhi così ta do quater papine..
AMEN

martedì 23 ottobre 2007

I miei 10 film preferiti

I 10 comandamenti (Il Dio degli eserciti darà battaglia per noi!)
La grande fuga (War Movie Ultrazionale)
Il Buono Il Brutto Il Cattivo (Sentenza)
2001 - Odissea nello Spazio (L'inizio con Strauss e gli ominidi è una perla!)
Conan il Barbaro (Anche questo inizia con una citazione nietzschiana...)
L'Impero colpisce ancora (Da solo vale più di tutta la seconda trilogia)
Una Pallottola Spuntata (Ed il telefilm è anche più demenziale!)
Non ci resta che piangere (Il migliore film di Benigni)
Jurassic Park (Il primo ed il migliore)
Mulholland Drive (Qualcuno l'ha capito?)

Elogio della Consumazione in tutte le sue forme

Questa è una raccolta di Proposizioni Ultrazionali.
Non è esaustiva, come giustamente si attiene ad ogni prodotto umano.

Prima Proposizione.
L’essere è movimento. A tutte le scale di dimensione e complessità esiste il movimento. Dato che fisicamente non è possibile né stabilire una particella elementare ferma in un punto (per il Principio di Indeterminazione Quantomeccanica), né è possibile raggiungere la temperatura di 0°Kelvin (per il principio di Esclusione di Pauli), ne consegue che nell’Universo esiste solo il moto, il divenire. Chiunque affermi l’esistenza di realtà non in moto è pertanto in errore (nella migliore delle ipotesi) o un illuso (nella peggiore). Una volta riconosciuto questo semplice dato di fatto, tutte le filosofie e le superstizioni che affermano l’esistenza di esseri o condizioni immobili o fisse possono essere scartate perché basate su una falsità.

Seconda Proposizione.
Il movimento è trasformazione. La stabilità è l’eccezione, la norma universale è il cambiamento. Dato un aggregato di particelle avente una struttura definita, la sua durata nel tempo è inversamente proporzionale al numero delle sue componenti. Conseguenza automatica di questa condizione è l’entropia, la quale non è una forza mistica votata al caos, bensì niente più che una conseguenza logica della Prima Proposizione applicata a sistemi composti da numerose parti.

Terza Proposizione.
La vita (dal punto di vista termodinamico) è una particolare modalità di trasformazione capace di vincere localmente l’entropia. Gli esseri viventi sono sistemi capaci di mantenersi temporaneamente stabili. Per far ciò, necessitano di energia, sono sistemi aperti e dinamici.

Quarta Proposizione.
La vita (dal punto di vista informatico) è la capacità di conservare in un supporto fisico le informazioni necessarie e soddisfare la Terza Proposizione.

Quinta Proposizione.
La riproduzione è una conseguenza della Quarta Proposizione su cui agisce la Seconda Proposizione: se una struttura è in grado di conservare le informazioni necessarie a svolgere le funzioni vitali termodinamiche (a dispetto dell’entropia) allora è potenzialmente nelle condizioni di produrre copie di sé.

Sesta Proposizione.
L’evoluzione (intesa nell’accezione darwiniana: la produzione di discendenza differenziata dal progenitore) è una conseguenza della Sesta Proposizione su cui agisce la Seconda Proposizione: data l’inevitabile tendenza all’imperfezione di qualunque sistema complesso, non tutte le copie di un processo riproduttivo saranno identiche all’originale (e quindi nemmeno identiche tra loro). L’entropia produce variazione, la variazione produce differenti risposte alle condizioni, le quali producono un differente tasso di riproduzione (detto anche “selezione naturale”).

Settima Proposizione.
Il pensiero non può produrre una rappresentazione perfetta e completa della realtà.
Essendo un prodotto dell’evoluzione biologica, la mente umana ha dei limiti intrinseci, dovuti al fatto che essa non è la Mente-in-sè che per secoli ha creduto di essere, bensì la particolare forma di elaborazione delle informazioni di una particolare forma di cervello vertebrato mammifero primate ominide africano pleistocenico.

Ottava Proposizione.
Il pensiero è discreto (nel senso che non è un’entità continua, bensì è composto da strutture elementari discrete e discontinue: i simboli). Dato che la realtà è un continuum spazio-temporale, ne deriva necessariamente (purtroppo per noi) una conferma della Settima Proposizione.

Nona Proposizione.
Il pensiero è potenzialmente illimitato. Dato l’alto numero di simboli che la mente può processare, il numero di elaborazioni mentali (combinazioni di simboli) possibili è altissimo, superiore al numero di oggetti reali con i quali ogni singola mente potrebbe interagire nella sua vita. Ne consegue che esistono più oggetti mentali producibili che oggetti reali dei quali si può avere esperienza.

Decima Proposizione.
Il dissidio tra le possibilità del pensiero (potenzialmente illimitato) e quelle del corpo (entropicamente effimero e limitato) produce frustrazione e sofferenza.

Undicesima Proposizione.
L’incapacità di assumere un atteggiamento gioioso e maturo nei confronti dell’esistenza reale genera la fuga nella favola consolatoria. Alla base delle superstizioni organizzate (religioni trascendenti e pseudo-religioni) sta l’incapacità di accettare la mortalità.

Dodicesima Proposizione.
Tendenza irreversibile di ogni religione è l’assolutismo, il fondamentalismo e la violenza. La massima forma di assolutismo religioso si ha con i monoteismi. La pretesa di essere “l’Unica Verità” porta ogni monoteismo allo scontro con qualsiasi altra forma di pensiero.

Tredicesima Proposizione.
L’errore è più probabile della correttezza. Conseguenza statistica della Nona Proposizione.

Quattordicesima Proposizione.
La ricerca dell’errore è più facile della ricerca della correttezza. Occorrono infinite prove per verificare un’affermazione, ma solo una controprova per falsificarla.

Quindicesima Proposizione.
La libertà individuale (per quanto intrinsecamente limitata) è impossibile senza la conoscenza.

Sedicesima Proposizione.
Una forma di conoscenza basata sulla falsificazione progredisce ad una velocità maggiore di una forma di conoscenza basata sulla verificazione, ed ad una velocità enormemente maggiore di una forma di conoscenza basata su fisse affermazioni dogmatiche. Ovvero, in quattro secoli di metodo scientifico si è progredito molto più che in tremila anni di monoteismi.

Diciassettesima Proposizione.
Basandosi sull’osservazione del mondo oggettivo e sulla necessità di fornire non solo le prove ma anche i mezzi per l’eventuale falsificazione delle proprie teorie, il pensiero scientifico è agli antipodi dal pensiero dogmatico ed assolutista. Di fatto, abbiamo avuto milioni di morti per le guerre di religione mentre nessuno è mai morto a causa dello scontro tra differenti ipotesi scientifiche.

Diciottesima Proposizione.
I Pittbull sono alieni e vogliono invadere la Terra.

Diciannovesima Proposizione.
La ragione umana è inscindibile dalle componenti viscerali del cervello che la produce. Per questo motivo la razionalità non solo deve essere allenata costantemente per non essere sopraffatta dalle altre componenti mentali, ma anche educata a non sconfinare in ambiti che non le competono. Bisogna evitare il razionalismo estremo con la stessa forza con cui si domina il visceralismo istintivo.

Ventesima Proposizione.
In qualsiasi fenomeno storico (sia biologico che culturale) è fondamentale riconoscere la distinzione tra causa generante e funzione attuale. La miopia storica, l’incapacità di separare l’origine di un fenomeno dalla sua attualità, è dannosa come (o forse più de) l’ignoranza del fenomeno stesso.

Ventunesima Proposizione.
La consumazione è condizione necessaria alla persistenza. Chi non consuma è destinato a lasciare la mensa (estinzione).

Ventiduesima Proposizione.
L’amicizia sta all’amore come la libertà sta alla felicità. Di conseguenza, la ricetta della felicità è:
Felicità = (Libertà x Amore) / Amicizia

Corollario 1: gli amici non danno la felicità.
Corollario 2: l’amore non rende liberi.

Ventitreesima proposizione.
C'è sempre un piano B.

Vecchia Guardia Naturalistica


Un saluto mesozoico a tutti i vecchi mammaliformi che si sono ritrovati alla Pignatta 2 domeniche fa (oltre al Demiurgo, il Sarmatese Duplofago, il Pilastro dei Tre Laghi, la Dama dei Quattro Castelli, l’Azzurra Signora delle Cinque Terre e l'Amorosa Reggiana). Grandi bestie!

mercoledì 17 ottobre 2007

Nota megamatriciale

"With more than 10,000 species, archosaurs are the most diverse group of terrestrial vertebrates living today and have been so since the beginning of the Mesozoic Era when they radiated into virtually all habitats."
L.M.Witmer

Quando i tyrannosauroidi saranno risolti mi riterrò soddisfatto; e la mia opera sarà conclusa.

Ricordo di Bologna, primavera 2007


Questa sala è attualmente in fase di restauro.

lunedì 8 ottobre 2007

Il non-mammaliano è più fornito in quel frangente.

Prologo contingente. Ricordate il post sull'altruismo? (Un po’ vecchiotto, tra i primi, risale ad aprile) Si apriva parlando del neonato del piano di sopra, e dei suoi fastidiosissimi vagiti. Bene, in 6 mesi la situazione è anche peggiorata! Per la prima volta da quando sto sotto il loro (suoi genitori) appartamento (12 mesi... ci sto vedendo una qualche ciclicità...), questa notte ho avuto l'impulso a rispondere a voce e a dare i classici colpi di manico di scopa contro il soffitto. Poi mi sono imposto un contegno e, tappi alle orecchie, ho tentato di riaddormentarmi (sebbene il monotonico verso del pupo vincesse la barriera auricolare). Benedetti genitori... io non so se avrei i loro nervi...

Una vecchia diceria archeo-sciovinisto-evoluzionista assume il nostro presunto (perché inventato, o meglio, perché puramente ideale) piano di organizzazione corporea (archetipo, bauplan) mammaliano come intrinsecamente superiore. Generalmente, la diceria usa il seguente argomento per sostenere la propria (consolante) tesi: confrontato con il modello anatomico che lo precede (siamo in campo evoluzionista, ma evidentemente i concetti idealistici pre-evoluzionisti come “modello anatomico” sono così piacevoli che è difficile rinunciarvi, e si finisce col conservarli in qualità di non tanto chiare metafore), il mammalian way of life (MWL) è più efficiente, funzionale, versatile, in una parola (abusata) evoluto. Dimenticandosi che “evoluto” significa solamente “differenziato dal proprio antenato”, lo sciovinista mammaliano carica le modifiche intercorse di una dimensione supplementare, proiettandole in alto, all’inseguimento della perfezione (un’altra favola).

Un carattere distintivo dei mammiferi è la presenza di non più di due dentizioni (condizione difiodonte): semplificando molto, prima i denti da latte (dentizione incompleta) poi i definitivi. Una volta caduti i definitivi (e se la vostra specie non ha inventato la dentiera) c’è la morte per inedia (ammesso che viviate così a lungo da arrivare a perdere tutti i denti). Gli altri vertebrati muniti di denti se la passano molto meglio: un dente caduto è rimpiazzato da uno nuovo per un numero variabile di volte, così che per loro non esiste l’angoscia della dentiera.

Perché i mammiferi non hanno dentizioni successive alla seconda? Apparentemente, in una logica del “MWL is simply the best!” sarebbe più sensato attendersi più dentizioni sostitutive...

La versione mammaliana sciovinista (che di solito si sforza di trovare sempre e comunque una spiegazione adattativa per ogni caratteristica osservabile, e che è campionessa di arrampicata sullo specchio) afferma che una sola dentizione permanente è condizione necessaria all’efficienza della masticazione. Ovvero:

A) i mammiferi hanno denti specializzati e distinti per effettuare una masticazione efficiente (incisivi, canini, molari, ecc...),

B) una masticazione efficiente presuppone una perfetta occlusione tra l’arcata superiore e l’inferiore.

C) una serie di denti a crescita continua non permetterebbe una costante occlusione (perché durante la ricrescita di un dente in un’arcata, il suo occluso nell’altra arcata non potrebbe lavorare), e quindi renderebbe inefficiente la masticazione.

Pertanto, l’efficienza masticatoria mammaliana imporrebbe un compromesso, ovvero la perdita di tutte le sostituzioni a parte il passaggio denti da latte-denti definitivi.

Questa complicata (e non tanto ovvia) spiegazione dell’esistenza di un limite nel nostro bauplan mi è sempre sembrata un mediocre (e fallimentare) tentativo di giustificare l’ingiustificabile.

Rivediamo il ragionamento. Il punto A) è una constatazione eto-morfologica. Il punto B) è una plausibile argomentazione (non necessariamente sempre valida). Il punto C) è una favola, facilmente smentibile: esistono vertebrati che mostrano adattamenti masticatori efficienti (articolazioni mandibolari, inserzioni muscolari e usure dentarie) analoghi a quelli dei mammiferi masticatori ma che nondimeno conservano la classica serie di sostituzioni dentarie multiple e distinte per tutta la vita. Come altre volte, questi animali sono dinosauri (chi dubitava?): ben tre gruppi di dinosauri hanno evoluto un efficiente apparato masticatore e non hanno dovuto ridurre il numero di sostituzioni dentarie come nel nostro caso mammaliano: gli eusauropodi, gli ornitopodi e i ceratopsi.

Ora, se i tre gruppi di dinosauri citati dimostrano la falsità dell’argomentazione proposta per la MWL, come interpretare l’esigenza di una tale spiegazione? Ovviamente con la solita volontà di darsi spiegazioni consolatorie e appaganti in merito al nostro “essere come siamo”.

Tornando a spiegazioni più plausibili, probabilmente l’unico vero motivo del fatto che i mammiferi abbiano una sola dentizione è l’economia genetica: dato che per 2/3 della loro storia i mammiferi sono stati sempre ed esclusivamente animali di taglia piccola e ciclo vitale breve (grandi come topi e con vite lunghe non più di un paio d’anni) è probabile che non abbiano avuto bisogno di sostituire periodicamente i denti come facevano i loro (più grossi e longevi) antenati sinapsidi non-mammiferi. In un processo di perdita di caratteri ridondanti (come è successo con la visione tricromica, che nei mammiferi si è ridotta a dicromica), perdemmo le dentizioni successive (ovvero le informazioni genetiche necessarie a produrle). Peccato che, così facendo, quando iniziammo a diventare più grossi (e longevi) dovemmo inventare le dentiere per sopperire ad un’inattesa brevità della dentizione (con notevole vantaggio adattativo per i dentisti, categoria inesistente fuori da Mammalia).

Epilogo contingente: Fonti genotipicamente più adatte a gestire i pargoli di me mi informano che il giovane ominide piange a causa delle microlacerazioni a livello della mucosa gengivale provocate dall'eruzione della prima dentizione.

mercoledì 3 ottobre 2007

Salviamo i cetacei!

Tra tante mail stupide e catene di sant'antonio di dubbia validità, finalmente qualcosa di serio per il quale vale la pena di spendere qualche minuto.
Da alcuni anni nel Mar Mediterraneo è in atto una vera e propria strage, un'ecatombe. I primi a notarlo furono i biologi dell'acquario di Nantes, seguiti a ruota dai ricercatori di Barcellona, Valencia e Atene. Il numero di cetacei odontoceti che vengono ritrovati morti lungo le spiagge del Mediterraneo centro-occidentale è cresciuto nel decennio 1997-2006 del 210% rispetto al decennio precedente, a fronte di una popolazione pressochè stabile sulla base dei regolari rapporti di whale-watching. Inizialmente la causa era stata imputata al riscaldamento globale e all'inquinamento sempre più massiccio che sta avvelenando i nostri mari, tuttavia, e questo è paradossale oltre che emblematico della stretta connessione tra mari e terre emerse (che fa sì che qualsiasi evento o perturbazione in atto in un luogo incide e distorce l'equilibrio naturale di aree distanti e apparentemente non collegate), la causa effettiva è stata ritrovata nell'entroterra marocchino, alle pendici settentrionali della catena dell'Atlante, che si affaccia sulle estreme coste sud-occidentali del Mediterraneo. Il governo marocchino ha attuato dal 1995 la costruzione di un'enorme diga lungo il corso del Gual-al-s'Jeta, il principale fiume dell'Atlante marocchino, allo scopo di creare un bacino di raccolta per la principale centrale idroelettrica del paese. Le informazioni a riguardo sono consultabili sul sito www.gualalsjeta/deg.mar (in arabo e francese).
Ora, è necessario che si mobiliti l'opinione pubblica dell'intero bacino del Mediterraneo, dato che il Gual-al-s'Jeta è il principale sito di deposizione delle uova degli odontoceti della metà occidentale del Mediterraneo. Con la costruzione della diga di Al-Fadjna è stato bloccato il naturale percorso che da milioni di anni, con regolarità vincolata al ciclo lunare, porta le stenelle, i globicefali, i beluga e i delfini minori del Mediterraneo Occidentale a risalire la corrente del Gual-al-s'Jeta per raggiungere i siti di riproduzione, dove poi muoiono dopo aver deposto le uova.
L'unica speranza per bloccare questo progetto è ottenere l'aiuto della Giustizia Internazionale. Il mondo deve sapere quello che sta succedendo in Marocco. Il posto dove si può cominciare a cambiare il mondo è questo.
Fai circolare questo messaggio fra i tuoi amici in questo modo: Per favore copia e incolla questo testo (invece di
inoltrarlo) e mettilo in un nuovo messaggio,aggiungendo la tua firma e inviandolo a tutte le persone che conosci... Se arrivi alla persona n. 200 che riceve questo messag gio mandalo a frangentautoscz@prcddue.lm perché sia inviato al governo marocchino.

Grazie.