Cari amici pro-, contro-, o agnosto- vegetariani: non temete, il post su di voi arriverà presto; giusto il tempo di prepararlo bene e dopo aver scritto quelli già in programma.
Tornando a discorsi meno religiosi...
Esiste una branca della Storia Naturale che studia le estinzioni (o, se amate le categorie, l’Estinzione), le crisi biologiche e le loro eventuali cause. L’attuale tendenza è di vedere gli eventi più drammatici della storia della vita (le fantomatiche "Cinque Grandi Estinzioni") come niente più che espressione di un normale comportamento delle distribuzioni di eventi. Ovvero: l’intensità di un fenomeno è inversamente proporzionale alla sua frequenza: tradotto, le grandi estinzioni di massa non sono eventi "strani" bensì quei rari casi di estinzione con un più elevato tasso di mortalità delle specie. Il fenomeno è tipico di qualunque classe di eventi: i fiumi possono straripare con frequenza decennale, ma alluvioni bibliche accadono una volta ogni millennio. Analogamente, la maggioranza dei giorni della nostra vita è carica di eventi "normali", mentre solo pochi giorni ospitano "eventi significativi". Da questo punto di vista, la distinzione tra grandi e piccole estinzioni è arbitraria, e la discussione sulla peculiarità delle grandi crisi diventa superflua e ingenua. Tuttavia, esiste chi, pur riconoscendo una non-specialità nelle cause delle grandi estinzioni, ritiene che qualcosa di anomalo debba accadere durante le crisi. Riassumendo, si tratta dell’ipotesi delle "altre regole", secondo la quale durante le crisi che producono estinzioni significative debbano cambiare "le regole del gioco": adattamenti e strutture che "nei tempi normali" sono risultate vantaggiose diventano neutre o addirittura dannose, e viceversa, caratteristiche prima marginali o non particolarmente vantaggiose diventano "vantaggi". L’ipotesi è suggestiva ma, a mio avviso, poco verificabile, e quindi scientificamente debole. Uscendo dall’ambito delle estinzioni, e calandoci nella più modesta eco-etologia, esistono episodi che possono in parte rappresentare casi di "altre regole". Ad esempio, ci sono testimonianze di "comportamenti strani" tra animali africani durante improvvise inondazioni: furono osservati leoni e antilopi in nuoto gli uni accanto agli altri, senza che il predatore attaccasse la potenziale preda. Evidentemente, l’urgenza di salvarsi dall’inondazione portò gli animali ad accantonare temporaneamente le normali interazioni preda-predatore.
A questo punto, sarebbe interessante se si osservassero eventi analoghi in ambiti umani, perché potremmo usarli come indicatori di qualche evento speciale in atto (o imminente). Ad esempio, come interpreteremmo un’associazione familiare inconsueta e totalmente improbabile? Non parlo di DICO, convivenze e "pseudo-famiglie" che tanto stanno saturando l’intelligenza media, parlo di associazioni etno-demo-generazionali strane ed inconsuete, apparentemente senza logica e con una bassissima probabilità di verificarsi. Ad esempio, quale probabilità può avere l’esistenza di un appartamento abitato da un’anziana etiope cristiano-copta (che sembra uscita da un film sulla Bibbia, con tanto di velo bianco in testa, radi capelli color mattone e croce blu tatuata sulla fronte) e da una giovane ucraina che sembra uscita da una sfilata di D&G?
Tutti diremmo: probabilità praticamente nulla.
Appunto... ma non ditelo alle mie dirimpettaie.
A questo punto, sarebbe interessante se si osservassero eventi analoghi in ambiti umani, perché potremmo usarli come indicatori di qualche evento speciale in atto (o imminente). Ad esempio, come interpreteremmo un’associazione familiare inconsueta e totalmente improbabile? Non parlo di DICO, convivenze e "pseudo-famiglie" che tanto stanno saturando l’intelligenza media, parlo di associazioni etno-demo-generazionali strane ed inconsuete, apparentemente senza logica e con una bassissima probabilità di verificarsi. Ad esempio, quale probabilità può avere l’esistenza di un appartamento abitato da un’anziana etiope cristiano-copta (che sembra uscita da un film sulla Bibbia, con tanto di velo bianco in testa, radi capelli color mattone e croce blu tatuata sulla fronte) e da una giovane ucraina che sembra uscita da una sfilata di D&G?
Tutti diremmo: probabilità praticamente nulla.
Appunto... ma non ditelo alle mie dirimpettaie.
E' un segno dei tempi che cambiano, o che stanno cambiando...
RispondiEliminaE proprio come dicevi tu nel post, quando ci ricapita un'occasione simile?!
Forse conviene giocarsi tutto sull'ucraina (o sull'etiope se preferisci) finchè dura, tanto cosa c'è da perdere? Di certo non le dispiacerà sentirsi dire che è una bella donna (alle ragazze piace essere definite donne, le attribuisce maturità) e che crea attrazione attorno a sè. Magari parla di "fascino", è un'altra parolina che fa effetto.
Io i miei eventi epocali li ho già vissuti e molti me li sono persi, ora non farlo tu, prendi la tua "estinzione di massa" o almeno provaci.
E se non ce la fai passiamo al prossimo nella lista, dunque, a chi tocca? A sì, tocca a Margherita...
Clao! c
MORATORIA PER IL FUTURO (MORATORIA "SELENE"): NON PARLIAMO DI PERSONE FISICHE, MA SOLO DI "CATEGORIE" E/O ESSERI SIMBOLICI (COME L'ENEOCELTA): EVITEREMO SPIACEVOLI EPISODI FUTURI ED UN SENSO DI ESTRANIAMENTO A EVENTUALI LETTORI ESTERNI!
RispondiEliminaI RELATORI
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