martedì 11 marzo 2008

Convergenze alla mano


Giovedì scorso ero al MSNM per gli ultimi ritocchi dell'articolo che sancirà la mia immortalità tassonomica, e per iniziare un altro lavoro su un simpatico gruppo di rettili dell'Età Fantasy (il Permo-Triassico)... Nell'ufficio di Stefania Nosotti, che è paleontologa esperta in arcosauromorfi del triassico, ho potuto osservare uno stupendo esemplare di Tanystrophaeus longobardicus, spettacolare rettile dal collo lunghissimo la cui revisione è stata l'oggetto di una pregevole monografia proprio di Stefania. Un dettaglio mi ha colpito: la mano di questo fossile è conservata in una posa incredibilmente "umana". Come mi ha confermato Stefania, questa è l'impressione che suscita in tutti quelli che osservano questo esemplare, a riprova che non è una mia suggestione personale. Una suggestione estetica ma priva di fondamento, dato che, a ben guardare, il dito che sembra il pollice è in realtà il mignolo! Ovvero, questa che vedete non è una mano destra, ma una sinistra.
In ogni caso, la prova che non è una mano umana è data dalla formula falangeale: nell'uomo è 2-3-3-3-3, mentre in questo rettile è 2-3-4-4-3.
Mi raccomando pedantemente, non includete i metacarpali nel conteggio!

1 commento:

  1. Non ci avevo mai fatto caso^^ Comunque,(solo)all'apparenza, la somiglianza è terrificante XD

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