venerdì 21 dicembre 2012
domenica 2 dicembre 2012
Popper in politica
Non bastano mille prove a favore per fare una verità, ma ne basta una sola a sfavore per fare una falsità. Sarebbe interessante applicare questo metodo in politica: eleggere non chi ottiene più voti a favore ma chi ne ottiene meno a sfavore.
venerdì 30 novembre 2012
La curiosità non segue le leggi della Meccanica Quantistica
La curiosità uccise il gatto prima ancora che, per soddisfarla, alzassimo il coperchio della scatola.
giovedì 15 novembre 2012
Simmetria e colore
Da quando ho perso la simmetria, non ci sono più i colori.
Sia chiaro, si vive lo stesso anche nelle tonalità di grigio, ma non è qualitativamente lo stesso di essere immersi nei colori.
Purtroppo, è l'inevitabile conseguenza di chi ignora di vivere in un mondo asimmetrico, poi scopre la simmetria, ma poi la perde, e così torna ancora nell'asimmetria, ma con la differenza che ora è pienamente consapevole di cosa sia un mondo senza simmetria.
Un mondo senza simmetria è grigio.
Si vive lo stesso senza simmetria, ma è tutto a tinte di grigio.
Per questo mi sto adattando a vivere come in un vecchio film muto.
Sia chiaro, si vive lo stesso anche nelle tonalità di grigio, ma non è qualitativamente lo stesso di essere immersi nei colori.
Purtroppo, è l'inevitabile conseguenza di chi ignora di vivere in un mondo asimmetrico, poi scopre la simmetria, ma poi la perde, e così torna ancora nell'asimmetria, ma con la differenza che ora è pienamente consapevole di cosa sia un mondo senza simmetria.
Un mondo senza simmetria è grigio.
Si vive lo stesso senza simmetria, ma è tutto a tinte di grigio.
Per questo mi sto adattando a vivere come in un vecchio film muto.
venerdì 9 novembre 2012
La nuova star per Jurassic Park IV
Le voci per un quarto episodio della saga cinematografica di Jurassic Park si fanno sempre più intense. Con il crescere della voce, aumenta anche la quantità di ipotesi e speculazioni sulla trama, i personaggi, e, sopratutto, i dinosauri presenti nel film. Non giriamoci troppo attorno fingendo che il film sia altro: i dinosauri sono sempre stati i protagonisti assoluti di questa saga, e pertanto non potranno non esserlo in un quarto episodio.
Ma quali dinosauri? Tutto dipende dal collegamento con gli episodi precedenti.
Il terzo episodio, sciagurato e quasi universalmente bistrattato, sarà considerato, oppure la trama prenderà spunto dai primi due episodi? Aldilà del contenuto effettivo in termini di trama, è probabile che si punterà a qualcosa di nuovo e inedito, anche per i dinosauri. A ciò si aggiunge la straordinaria quantità di nuove informazioni paleontologiche accumulate dal 2001 (data dell'ultimo episodio) ad oggi, ricchissima fonte da cui attingere senza dover "inventare" nuovi dinosauri accattivanti.
Il terzo episodio aveva tentato di acquistare appeal proponendo un nuovo "Big Guy" che prendesse il posto di Tyrannosaurus. La scelta cadde su Spinosaurus, la cui interpretazione però, a posteriori, appare eccessivamente fantasiosa, ipertrofica, superoistica (in negativo): più che un dinosauro, esso appare il classico "mostro da B-movie". In effetti, esso è veramente ottuso ed inespressivo, persino per i canoni del "dinosauro cinematografico".
Non stupisce quindi che lo spinosauro di JPIII sia odiato dai fan della serie. Non solo perché palesemente ipertrofico e "mostruoso" ma anche perché ha "osato" uccidere colui che, fino a quel momento, era il beneamino della serie, quello che fin dalla prima apparizione nel primo film aveva riscosso l'affetto di tutti, poi consolidato nella sua ultima apparizione sempre nel primo film: il tyannosauro.
Ma se il tyrannosauro è stato "fatto fuori" (in senso cinematografico) da qualcuno più "cattivo", è difficilmente riproponibile come "il nuovo". Occorrerebbe un ulteriore nuovo "Big Guy", che "vendichi" il tyrannosauro e possa prenderne le veci nel quarto episodio.
Vediamo... un grande theropode, grande almeno come Tyrannosaurus, e che possa rivaleggiare con l'odiato spinosauro, oltre che "fargli la festa", possibilmente "nuovo" e con qualche caratteristica "originale".
Io un'idea per il candidato ideale l'avrei...
Sauroniops pachytholus (opera di Emiliano Troco) |
Lo so, io sono di parte...
mercoledì 31 ottobre 2012
lunedì 29 ottobre 2012
Sono un nerd
L'ho sempre saputo, ma per tutta la vita ho cercato di celarlo.
Sono un nerd. Amo la scienza, e fin da piccolo il mio sogno è stato diventare uno scienziato. Un paleontologo, in particolare.
Ai tempi della scuola media ero persino vittima dei bulletti della mia classe. A 12 anni ricevetti in regalo una calcolatrice scientifica ed ero felicissimo*. Più nerd di così.
Ed oggi, alla veneranda età di 34 anni, ho persino battezzato un nuovo genere di dinosauro con il nome di un personaggio immaginario creato da Tolkien.
Più nerd di così non si può andare...
O forse sì...
*Quella stessa calcolatrice è ancora qui, di fianco a me: mi ha servito per le scuole medie, il liceo, l'università ed è ancora una fedele assistente perfettamente funzionante dopo 22 anni.
Sono un nerd. Amo la scienza, e fin da piccolo il mio sogno è stato diventare uno scienziato. Un paleontologo, in particolare.
Ai tempi della scuola media ero persino vittima dei bulletti della mia classe. A 12 anni ricevetti in regalo una calcolatrice scientifica ed ero felicissimo*. Più nerd di così.
Ed oggi, alla veneranda età di 34 anni, ho persino battezzato un nuovo genere di dinosauro con il nome di un personaggio immaginario creato da Tolkien.
Più nerd di così non si può andare...
O forse sì...
*Quella stessa calcolatrice è ancora qui, di fianco a me: mi ha servito per le scuole medie, il liceo, l'università ed è ancora una fedele assistente perfettamente funzionante dopo 22 anni.
Grado ultrazionale:
Contingenze e altri fatti olocenici,
Doctor Kause - Paleontological Division
domenica 21 ottobre 2012
Sillogetti
Errare è umano.
Umano è ciò che è fatto di terra.
Errare è ciò che è fatto di terra.
La terra è ciò di cui è fatto ciò che erra.
Errare è il verbo della R.
Il verbo della R è ciò che è fatto di terra.
Errare è il verbo della R.
Il verbo della R è errare.
Il verbo della R senza R è errare senza R.
Il verbo è errare senza R.
Il verbo è eae.
In principio era il verbo.
In principio era eae.
Prima del principio è niente.
Principio è dopo niente.
Dopo niente era eae.
Era eae è dopo niente.
In principio dio creò il cielo e la terra.
In dopo niente dio creò il cielo e la terra.
In era eae dio creò il cielo e la terra.
In era eae dio creò il cielo e ciò di cui è fatto ciò che erra.
In era eae dio creò il cielo e ciò di cui è fatto ciò che compie il verbo della R.
In era eae dio creò il cielo e ciò di cui è fatto ciò che compie il eae della R.
Ho bisogno di una vacanza...
Umano è ciò che è fatto di terra.
Errare è ciò che è fatto di terra.
La terra è ciò di cui è fatto ciò che erra.
Errare è il verbo della R.
Il verbo della R è ciò che è fatto di terra.
Errare è il verbo della R.
Il verbo della R è errare.
Il verbo della R senza R è errare senza R.
Il verbo è errare senza R.
Il verbo è eae.
In principio era il verbo.
In principio era eae.
Prima del principio è niente.
Principio è dopo niente.
Dopo niente era eae.
Era eae è dopo niente.
In principio dio creò il cielo e la terra.
In dopo niente dio creò il cielo e la terra.
In era eae dio creò il cielo e la terra.
In era eae dio creò il cielo e ciò di cui è fatto ciò che erra.
In era eae dio creò il cielo e ciò di cui è fatto ciò che compie il verbo della R.
In era eae dio creò il cielo e ciò di cui è fatto ciò che compie il eae della R.
Ho bisogno di una vacanza...
mercoledì 3 ottobre 2012
martedì 25 settembre 2012
Passato Presente
Ripropongo il testo di un post del 27 febbraio 2008.
Sono passati 4 anni e mezzo da allora, eppure, vedo che nulla di sostanziale pare essere cambiato.
Crisi della Repubblica (preludio della Dittatura?)
Che fare? rassegnarsi e chiudersi nel proprio mondo privato e personale, accettando lo status quo e cercando di minimizzarne gli effetti su di sè? Fuggire in collina, a coltivare il proprio piccolo eden e rifugio? Migrare verso climi (mentali e sociali) migliori? Cavalcare l'onda di letame? Ogni soluzione è valida e parziale a modo proprio.
venerdì 21 settembre 2012
domenica 16 settembre 2012
martedì 28 agosto 2012
(C)autoreferenza del mese
Occorre più tempo per capire "Occorre più tempo per capire che per crederla" che per crederla.
sabato 25 agosto 2012
Il motore del futuro, totalmente ecologico
Come ogni blog che si rispetti, anche io devo scrivere qualcosa relativo a complotti di fantomatici gruppi occulti di potere che impediscono che nuove tecnologie ecologiche si diffondano, col rischio di competere e mettere in crisi il potere delle multinazionali del petrolio.
Ad esempio, so che una piccola azienda italiana, fondata da giovani laureati in ingegneria e biologia, aveva messo a punto un tipo rivoluzionario di motore, che avrebbe risolto tutti i nostri problemi legati al petrolio, dalla dipendenza economica dal greggio all'inquinamento delle città, alle emissioni di CO2 nell'atmosfera, col conseguente surriscaldamento globale.
In breve, la scoperta del secolo.
Ovviamente, i gruppi di potere vogliono che l'impero del petrolio continui a soggiogarci, e quindi hanno fatto in modo che questa rivoluzionaria scoperta sia stata insabbiata, ed i suoi inventori ridicolizzati.
Eppure, nonostante le censure del potere, nella rete libera circolano alcune informazioni su questa rivoluzionaria tecnologia.
Si tratta di un motore alimentato con residui vegetali, che vengono immessi in una camera ad elevata acidità e poi in un sistema di fermentatori batterici, i quali scindono la materia vegetale in glucosio. Il glucosio a sua volta alimenta una rivoluzionaria nanotecnologia che costiruisce la base per un sistema di celle per un motore a combustione di tipo actino-miosinico. Questo motore produce lavoro meccanico, il quale muove un sistema di 4 cardani in fibra in calciofosfato.
Il tutto è totalmente riciclabile, ha una ridotta emissione di vapore e CO2 e può funzionare efficientemente per una quindicina di anni, poi va sostituito.
Sono riuscito a trovare una foto di un prototipo, che ha circolato per qualche tempo, ma che poi, guarda caso, è stato fatto sparire:
venerdì 17 agosto 2012
Vilipendio e ipocrisia
Non capisco il senso del reato di "vilipendio alla religione", almeno in un paese a maggioranza cristiana come è, ufficialmente, l'Italia.
Il fondatore del cristianesimo fu, per chi crede nella verità dei vangeli, inchiodato ad una croce. In quell'evento di atroce brutalità, il racconto evangelico ci descrive il condannato a morte che perdona i suoi aguzzini perché non sanno quello che stanno facendo.
Essi lo stanno uccidendo, egli li perdona.
Ovvero, il fondatore del cristianesimo insegna che al torto subito, per quanto atroce e feroce, sopratutto a livello fisico, si deve rispondere col perdono.
Il reato di "vilipendio alla religione" è nato perché qualcuno si è sentito offeso dalle parole/scritti/immagini di altri, e in risarcimento chiede che il "colpevole" paghi per il torto che l'offeso ritiene che la sua religione abbia subito.
Una religione subisce torti? Forse è un modo ipocrita per dire che l'offeso stesso si sente vittima di un torto. Un torto di che tipo? Parole o immagini che egli reputa "offensive". In breve, tutto sta alla suscettibilità personale e soggettiva della persona che si ritiene offesa. Ma, quale criterio dovrebbe guidare l'offeso? Ad esempio, la sua morale, e quindi la sua religione. Ma cosa gli insegna la sua religione? A perdonare le offese subite. Così insegnò colui che fondò quella religione.
Riassumendo: il reato di "vilipendio alla religione" nasce da qualche cristiano che pretende un risarcimento perché altri hanno solamente manifestato scarso rispetto per la sua religione. Il vilipendio è quasi sempre espresso in parole o scritte o immagini, mai in atti fisici verso le persone.
Paragonato al torto subito dal fondatore del cristianesimo, stando al racconto evangelico (inchiodato fino alla morte per agonia), il vilipendio è poco più che un lezzo di letame portato dal vento di campagna, rispetto ad una tromba d'aria che abbatte una casa.
Se colui che fu inchiodato vivo ha perdonato i suoi carnefici, a maggior ragione avrà sorvolato sulle loro volgari parole, perdonandole. Cosa sono parolacce, insulti o scritte ingiuriose se comparate all'inchiodare un corpo vivo ad una croce, lasciandolo dissanguare e morire nell'agonia più dolorosa possibile?
Ovvero, il vilipendio alla religione non esisterebbe per colui che ha fondato tale religione. Sarebbe un comportamento miserrimo rispetto al senso del messaggio che egli volle diffondere (sempre stando ai vangeli).
Ergo, il vero vilipendio alla religione non sta nelle bestemmie di chi offenderebbe un credo, ma in colui che si sente offeso da quelle manifestazioni "offensive", che invece di perdonare il suo nemico, rinnega - quindi compie apostasia - l'insegnamento di colui che è la radice prima di quella religione "offesa".
martedì 14 agosto 2012
Profondità nerdiane
Credo che il mio grado di nerditudine qui resenti il kilobert (chi ha orecchie per intendere, intenda).
Nella scena famosa del film di P. Jackson "Le due Torri" è mostrata la battaglia in caduta libera tra Gandalf e il Balrog nella voragine che si apre sotto Moira. I due se le danno pesantemente, ed intanto continuano a precipitare nel baratro.
La scena dura circa 70 secondi. Essa appare abbastanza plausibile dal punto di vista fisico, tranne per il fatto che Gandalf cada ben dopo la propria spada e ben dopo il Balrog, quindi, a rigore, appare difficile capire come possa aver raggiunto l'uno e l'altra che, essendo partiti prima e soggetti alle stesse forze di caduta (la gravità) e di attrito dell'aria, non potrebbero essere raggiunti da un corpo che cada dopo. Ma fingiamo che qualcosa abbia frenato il Balrog e la spada di Gandalf, o che questo ultimo sia stato fornito inizialmente di qualche propulsione aggiuntiva che ha permesso di congiungersi agli altri due oggetti in caduta...
La vera domanda nerd del post è: quando è profonda la voragine? Insomma, questi continuano a cadere per 70 secondi prima di finire nelle acque di quello che pare un lago sotterraneo. Che profondità è attraversabile in caduta libera per 70 secondi?
Applicando, in modo grossolano e approssimato, le leggi della fisica, e usando Gandalf come oggetto dell'analisi, possiamo supporre che (assumendo che la Terra di Mezzo abbia stessa massa, dimensioni e composizione atmosferica della Terra, quindi medesima accelerazione gravitazionale e densità dell'aria):
- la prima parte della caduta avviene in accelerazione.
- raggiunta la velocità limite in cui forza di gravità e attrito dell'aria si equivalgono, la caduta avviene a velocità costante.
Ho fatto una manciata di calcoli, assumendo parametri analoghi alla Terra, temperatura dell'aria attorno ai 20°C, massa di Gandalf = 80kg, suo corpo approssimato ad un cilindro in caduta con asse maggiore parallelo al vettore dell'accelerazione di gravità ecc...
In breve, le formule danno come valore 4.3 km di caduta libera. Il valore va preso come stima dell'ordine di grandezza, non come valore preciso al centimetro. Ovvero, se approssimiamo ancora più grossolanamente la risposta, concludiamo che Gandalf ed il suo amichetto infuocato cadono per qualche km (sicuramente più di 1 km, ma meno di 10 km).
Ciò è coerente con il fatto che il lago in cui impattano alla fine della caduta sia interno alla crosta terrestre (non può esistere un lago nel mantello sottostante la crosta), la quale, sotto una montagna come quella contenente le miniere di Moira, è spessa almeno 10 km.
Amici paracadutisti, attendo correzioni e suggerimenti per migliorare la stima.*
Amici paracadutisti, attendo correzioni e suggerimenti per migliorare la stima.*
Profondissimamente nerdissimo...
*Un amico paracadutista mi ha risposto con una stima di circa 3.5 km, ovvero nello stesso ordine di grandezza che avevo calcolato. Buon risultato, allora.
*Un amico paracadutista mi ha risposto con una stima di circa 3.5 km, ovvero nello stesso ordine di grandezza che avevo calcolato. Buon risultato, allora.
domenica 12 agosto 2012
100% Naturale
Sulla superficie esterna del vasetto di yogurt che ho appena consumato è stampato in vivaci colori lo slogan:
100% Naturale
So che è, come ogni slogan, un mero messaggio commerciale da associare in modo acritico al prodotto, ma che non necessita di essere sviscerato nel suo significato (un po' come le preghiere e i testi delle canzoni), ma io non posso evitare la mia natura (al 100% ultrazionale), quindi ho riflettuto sulla frase...
O essa è banalmente falsa, o è falsamente banale... forse entrambe.
Banalmente falsa, dato che un vasetto di plastica, ovvero di un derivato industriale della lavorazione di idrocarburi, contenente un miscuglio di latticini e estratti di frutta, il tutto pastorizzato e venduto in catene di supermercati, per essere conservato in frigorifero, non è per niente "naturale".
Falsamente banale, dato che tutti gli atomi che compongono lo yogurt, il vasetto e l'imballaggio, sono di origine naturale, essendo il prodotto di nucleosintesi avvenuta miliardi di anni fa in nuclei di stelle ora esplose. Se non fosse 100% naturale, dovrebbe contenere atomi di elementi transuranici, prodotti solo in centrali nucleari o laboratori di fisica nucleare: dato che si tratta di elementi altamente tossici e sopratutto instabili, è altamente improbabile che siano presenti nello yogurt (anche se questi elementi non vanno confusi con gli isotopi radioattivi prodotti dai processi di fissione nucleare, per un attimo, fingiamo comunque che nomi come Chernobyl e Fukushima non significhino niente per noi, e che eventuali tracce di quegli isotopi fuoriusciti da disastri nucleari non siano presenti nell'ambiente...).
sabato 11 agosto 2012
Legge di Murphy applicata all'ufficio postale
Se hai guadagnato tempo perché non c'è stata coda, ne perderai perché non funziona il computer dell'impiegata.
mercoledì 8 agosto 2012
Dosaggi ideali
L'intelligenza e la bellezza andrebbero somministrate in egual dose: dosaggi asimmetrici portano inevitabilmente a disturbi fisiologici.
Un eccesso di intelligenza porta alla solitudine.
Un eccesso di bellezza porta all'apatia.
martedì 31 luglio 2012
Trinità nel Tempo Profondo...
Partiamo da una ovvietà indiscutibile (perlomeno se siete organismi pluricellulari a riproduzione sessuata):
Ognuno di noi deriva da due genitori.
Ognuno dei nostri genitori deriva da due genitori.
Ognuno dei genitori dei nostri genitori deriva da due genitori.
Ovvero, il valore del contributo ricevuto dalla somma di tutti i miei antenati è il doppio di 1: la somma di tutti i contributi ricevuti dai miei antenati è pari a due vole "me", due persone intese come "linea genealogica".
Concludendo, "Io" inteso come linea genealogica culminante nel "io" presente, è uguale alla somma di 1 (io presente) + 2 (contributo del mio passato) = 3.
Ognuno di noi deriva da due genitori.
Ognuno dei nostri genitori deriva da due genitori.
Ognuno dei genitori dei nostri genitori deriva da due genitori.
...e così via, almeno per mezzo miliardo di anni nel passato...
In termini genetici, ognuno di noi deriva per metà del proprio genoma da un genitore e per metà dall'altro.
Lo stesso discorso vale per ognuno dei nostri genitori. E per i loro genitori. E per i genitori dei genitori.
Se volessimo sommare tutti i contributi genetici da cui deriviamo, sia dalla linea materna che paterna, che valore otterremmo?
Si tratta del doppio della nota serie convergente:
2 (1/2 + 1/4 + 1/8 + 1/16 + · · ·)
In termini genetici, ognuno di noi deriva per metà del proprio genoma da un genitore e per metà dall'altro.
Lo stesso discorso vale per ognuno dei nostri genitori. E per i loro genitori. E per i genitori dei genitori.
Se volessimo sommare tutti i contributi genetici da cui deriviamo, sia dalla linea materna che paterna, che valore otterremmo?
Si tratta del doppio della nota serie convergente:
2 (1/2 + 1/4 + 1/8 + 1/16 + · · ·)
Il cui valore complessivo, dimostrato matematicamente, è = 2.
Ovvero, il valore del contributo ricevuto dalla somma di tutti i miei antenati è il doppio di 1: la somma di tutti i contributi ricevuti dai miei antenati è pari a due vole "me", due persone intese come "linea genealogica".
Concludendo, "Io" inteso come linea genealogica culminante nel "io" presente, è uguale alla somma di 1 (io presente) + 2 (contributo del mio passato) = 3.
Ognuno di noi è una trinità nel Tempo Profondo!
Prima di cadere in facilone mistificazioni pseudo-cristiane, dico subito che c'è un errore matematico nel ragionamento qui sopra, vediamo chi lo scova...
sabato 28 luglio 2012
Realismo Relativista
L'esistenza è un attributo vincolato alla scala del sistema percettivo che la definisce.
martedì 24 luglio 2012
Paradosso Paradiso
Il Paradiso è il luogo con la più alta percentuale di tentati suicidi nell'Universo.
sabato 21 luglio 2012
martedì 10 luglio 2012
Volare, no, no..
Scrivo questo post come cura psicanalitica, come sollievo dall'ansia provocata dagli eventi che lo hanno indotto.
Oggi ho ricevuto un'offerta, seppur potenziale, per partecipare ad un'attività paleontologica (probabilmente della durata di alcuni giorni o settimane): l'offerta, sebbene potenziale, si sarebbe verificata solo se fossero stati trovati i fondi per pagarmi il viaggio. Questo è molto positivo, dato che di solito mi devo pagare da me le mie attività paleontologiche.
Nonostante la proposta fosse interessante e fornita da una persona che stimo e conosco, ho rifiutato. Il motivo? Non me la sento di far sprecare del denaro a quelle persona. Il motivo della motivazione? L'attività sarebbe stata svolta in un luogo che è raggiungibile solamente in aereo. Ed io non volo. Io soffro di aerofobia. Ciò significa che o dico subito che non volo, e quei soldi si spendono per persone più affidabili, oppure dico che volerò, ma poi al 99.9% di probabilità le mie budella mi tradiranno prima dell'imbarco, se non addirittura di fronte alla scaletta dell'aereo, e darò forfait, quindi, di fatto, non volerò, sprecando quel denaro (che dovrò comunque risarcire, rovinando comunque lo svolgimento regolare dell'attività paleontologica propostami). Io sono aerofobico, ho la fobia del volo in aereo. Una forma estremamente forte di aerofobia, al punto che la sola menzione nella proposta che mi è stata fatta di dover "volare" mi ha fatto entrare in uno stato ansioso, che spero di sfogare con questo post.
Se non siete aerofobici e non siete psicoterapeuti, evitate di commentare in modo futile o volgare. La faccenda è dannatamente seria.
Per me volare (viaggiare in aereo) è qualcosa di paragonabile a chiedermi se vorrei essere fucilato.
Il viaggio in aereo è un'esperienza che non voglio e probabilmente non vorrò mai sperimentare.
So benissimo che questa fobia limita fortemente la mia vita privata e professionale, ma ciò è secondario: io non potrei mai salire su quei cosi, sedermi in quelle trappole, farmi rinchiudere in quelle bare di lamiera a 11 km di quota, lanciate nel vuoto a mille km orari, senza avere nessuna possibilità di scendere fino a che non lo decide il pilota.
Ho fatto una breve ricerca per capire la natura della mia fobia del volo, ed ho scoperto che ho il mix perfetto per essere un super-aerofobico.
1- Sono un soggetto con una grossa autostima, mi fido poco degli altri e voglio avere il più possibile il controllo della situazione: pertanto, non sopporto l'idea che debba stare chiuso in un veicolo gestito da altri e non avere nemmeno la possibilità di tirare il freno d'emergenza e saltare giù qualora lo volessi.
Ridicolo? Sì, se non sei aerofobico.
2- Non sopporto gli spazi troppo chiusi.
3- Odio la velocità.
4- Soffro di vertigine.
Ma il vero motivo, splendidamente ultrazionale (cioè oltre la mera razionalità) è che io SO che il primo aereo che dovessi mai sciaguratamente prendere, quel maledetto fottutissimo primo aereo, esso si schianterà al suolo, ovviamente con me dentro. Questo lo so, è certo, sicuro, lapalissiano, fatalmente deciso e profeticamente evidente, e siccome io ho un sesto senso, e quando sento che una cosa deve avvenire, quella fottuta cosa avviene, perché è successo sempre che il mio sesto senso aveva visto giusto, io so chiarissimamente che quello stramaledettissimo fottuto pezzo di latta alato con me dentro si spappolerà al suolo.
Pertanto, vi consiglio, anzi, vi esorto: sa mai mi vedeste salire su un aereo: NON PRENDETE QUELL'AEREO! Salvatevi, almeno voi!
PS: la persona che mi ha proposto l'attività paleontologica mi dice che ci sono ottimi traghetti per raggiungere il luogo oggetto della stessa. Vi ho mai parlato della mia fobia del mare?
PS: la persona che mi ha proposto l'attività paleontologica mi dice che ci sono ottimi traghetti per raggiungere il luogo oggetto della stessa. Vi ho mai parlato della mia fobia del mare?
venerdì 6 luglio 2012
Fine
Perché facciamo quello che facciamo, se il fine ultimo sarà un nulla definitivo?
Perché dannarsi a mangiare, bere, lavorare, accoppiarci, litigare, figliare, lottare, rubare, arricchirsi, studiare, imparare, creare, distruggere, se presto o tardi tutto si spegnerà?
Persino nell'ipotesi che conquistassimo una forma di eterna giovinezza, l'inevitabile morte termica dell'universo, il suo spegnimento in un vacuum infinito di totale entropia o una possibile contrazione cosmica in un punto, in entrambi i casi significherebbero una fine anche per la razza di eterni giovani a cui ambiremmo diventare. Ed ancor prima di tale evento, l'eterna giovinezza non sarebbe, di fatto, un'eterna noia, dopo che tutto il mangiabile, il bevibile, il lavorabile, l'accoppiabile, il litigabile, il figliabile, il lottabile, il rubabile, l'arricchibile, lo studiabile, l'imparabile, il creabile, il distruggibile, presto o tardi fosse stato fatto? In fondo (in tutti i sensi) quello sarebbe il destino degli eterni: la noia eterna.
A che pro lasciare qualcosa di sé, se coloro che potranno ricordarlo e comprenderlo, prima o poi, saranno anche loro svaniti nel nulla? A che pro, se comunque il pianeta nel quale le nostre gesta ed amori si sono da sempre svolti e sicuramente per moltissimo tempo ancora sarà la sola arena delle nostre imprese, in qualche miliardo di anni sarà dissolto dall'espansione termodinamica del sole?
Pare inevitabile cadere e decadere in un passivo nichilismo.
L'alternativa, paradossale, potrebbe essere di non porsi queste domande, di dedicarsi ad un edonistico appagamento di ciò che abbiamo, fintanto che lo avremo.
La porta che conduce fuori dal recinto consolatorio di un dio eterno, contraddittorio ma perlomeno in grado di fornire una seppur vaga forma di senso, di fine, di motivazione, è una porta difficile da aprire per chi tenta la fuga, impossibile da riaprire per chi è uscito. Troppo stretta e troppo angusta, fredda, umida e asfittica è la casa del padre inesistente per chi, finalmente, si è liberato dalla sua oppressione.
Ogni persona nasce per caso, combinazione casuale e caotica di fattori contingenti pre-esistenti, non prescritta né deducibile a priori. Ogni persona inizia ad essere molto dopo che l'informe creatura, la piccola scimmietta nuda, indifesa, prima come vagiti, poi come versi ripetuti, si affaccia ad un mondo che la precede e la seguirà di miliardi di anni. Ogni persona smette di essere quasi sempre ben prima che la combinazione ordinata delle sue particelle inizi a decadere, dissolversi e tornare parte del flusso termodinamico. Nessuno di noi, quindi, ha un vero momento di inizio né di fine, ma solo una blanda finestra di persistenza, di parvenza di consapevole esistenza, intervallata da molti, spesso troppi, momenti di inconsapevolezza, di assenza, di vuoto, di sonno, di coma, di oblio. Nessuno, quindi, è un continuum, né un segmento di storia, bensì un'onda perturbata, riccamente interferente ed interferita, un tracciato indistinto di cui è possibile riconoscere solo la parte più opaca, centrale, spesso in modo arbitrario.
Scoprirsi così blandi, diffusi, incoerenti, indefinibili nei limiti, nell'estensione, nel contorno, forse è la sola spiegazione dell'ansiogena ed irrisolvibile consapevolezza di essere effimeri.
mercoledì 4 aprile 2012
Il Credo (onesto con sé stesso)
Credo in un solo geloso e possessivo Dio, Padre maschilista misogino e sessuofobo che si professa Onnipotente ma che non agisce, creatore del cielo inteso come 99.9999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999% dell'Universo e della terra intesa come il resto della percentuale, di tutte le cose visibili comprese le sofferenze dei bambini innocenti e invisibili compreso l'ateismo.
Credo in un personaggio mitologico frutto di assemblaggi da vari miti detto Signore Gesù Cristo unigenito figlio di Dio per sentenza conciliare nato dal Padre prima di tutti i secoli per altra sentenza conciliare. Dio da Dio (quindi?), Luce da Luce (principio di conservazione dell'energia?), Dio non verosimile da Dio altrettanto non verosimile, generato, non creato, per sottigliezze linguistiche alto-medioevali dalla stessa sostanza aristotelica contaminante l'ebraismo da cui è tratto il Padre. Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create nonostante l'inutilità di tale concetto sia per i Greci che per l'attuale visione scientifica del mondo. Per noi uomini e per la nostra salvezza da una colpa assurda voluta da Dio stesso per un peccato di un nostro presunto antenato reo di essere stato umano, discese dal cielo nel quale notoriamente stanno nubi e divinità e per opera dello Spirito Santo alias platonismo ibridato si è incarnato nel seno della definita Vergine, per un errore di traduzione che ben si conciliava col maschilismo sessuofobo imperante, Maria e si è fatto uomo non certo donna. Fu crocifisso per noi, con "noi" intesi "vari reati politici per le legge romana ed ebraica", sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto e il terzo giorno si è inventata la favola che è resuscitato, per non riconoscere la di sopra esecuzione capitale, secondo le Scritture riscritte ad hoc e comunque talmente zeppe di contraddizioni che possono predirre ogni cosa ed è salito al Cielo inteso come iperurario anche qui di stampo platonico puramente mentale e siede alle destra (politica? hegeliana?) del Padre dato che il Cielo ha notoriamente dei seggi e di nuovo verrà nella gloria per giudicare con arroganza in base a un decalogo dell'età del Bronzo i vivi e i morti ed il suo Regno autoproclamato non avrà fine (sempre che abbia pure un inizio).
Credo nel bizzarro concetto dello Spirito Santo che è un'altra reificazione platonica sancita da un conclilio ed elevato al grado di Signore e dà la vita quando la biologia non esisteva e non si comprendeva cosa fosse la vita e procede (in che senso?) dal Padre e dal Figlio e con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato da chi non si sofferma a riflettere sul senso della cosa e ha parlato per mezzo dei profeti, il che non è garanzia di esistenza ma solo di allucinazioni superstiziose.
Credo la Chiesa una, sebbene ampiamente frammentata, santa non quanto politicamente impegnata, cattolica e apostolica ma solo per un terzo della sua entità.
Professo un solo battesimo imposto a neonati incapaci di poter decidere sulla loro adesione o meno alla setta per il perdono dei peccati che la Chiesa stessa proclama esistere per indurre il senso di colpa nell'uomo e aspetto la resurrezione dei morti (aspetta e spera) e la vita del mondo che verrà nonostante che il mondo sia solo questo e sarebbe auspicabile impegnarci più per migliorare questa vita che abbiamo piuttosto che vaneggiarne altre quando invece saremo defunti.
Amen
Credo in un personaggio mitologico frutto di assemblaggi da vari miti detto Signore Gesù Cristo unigenito figlio di Dio per sentenza conciliare nato dal Padre prima di tutti i secoli per altra sentenza conciliare. Dio da Dio (quindi?), Luce da Luce (principio di conservazione dell'energia?), Dio non verosimile da Dio altrettanto non verosimile, generato, non creato, per sottigliezze linguistiche alto-medioevali dalla stessa sostanza aristotelica contaminante l'ebraismo da cui è tratto il Padre. Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create nonostante l'inutilità di tale concetto sia per i Greci che per l'attuale visione scientifica del mondo. Per noi uomini e per la nostra salvezza da una colpa assurda voluta da Dio stesso per un peccato di un nostro presunto antenato reo di essere stato umano, discese dal cielo nel quale notoriamente stanno nubi e divinità e per opera dello Spirito Santo alias platonismo ibridato si è incarnato nel seno della definita Vergine, per un errore di traduzione che ben si conciliava col maschilismo sessuofobo imperante, Maria e si è fatto uomo non certo donna. Fu crocifisso per noi, con "noi" intesi "vari reati politici per le legge romana ed ebraica", sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto e il terzo giorno si è inventata la favola che è resuscitato, per non riconoscere la di sopra esecuzione capitale, secondo le Scritture riscritte ad hoc e comunque talmente zeppe di contraddizioni che possono predirre ogni cosa ed è salito al Cielo inteso come iperurario anche qui di stampo platonico puramente mentale e siede alle destra (politica? hegeliana?) del Padre dato che il Cielo ha notoriamente dei seggi e di nuovo verrà nella gloria per giudicare con arroganza in base a un decalogo dell'età del Bronzo i vivi e i morti ed il suo Regno autoproclamato non avrà fine (sempre che abbia pure un inizio).
Credo nel bizzarro concetto dello Spirito Santo che è un'altra reificazione platonica sancita da un conclilio ed elevato al grado di Signore e dà la vita quando la biologia non esisteva e non si comprendeva cosa fosse la vita e procede (in che senso?) dal Padre e dal Figlio e con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato da chi non si sofferma a riflettere sul senso della cosa e ha parlato per mezzo dei profeti, il che non è garanzia di esistenza ma solo di allucinazioni superstiziose.
Credo la Chiesa una, sebbene ampiamente frammentata, santa non quanto politicamente impegnata, cattolica e apostolica ma solo per un terzo della sua entità.
Professo un solo battesimo imposto a neonati incapaci di poter decidere sulla loro adesione o meno alla setta per il perdono dei peccati che la Chiesa stessa proclama esistere per indurre il senso di colpa nell'uomo e aspetto la resurrezione dei morti (aspetta e spera) e la vita del mondo che verrà nonostante che il mondo sia solo questo e sarebbe auspicabile impegnarci più per migliorare questa vita che abbiamo piuttosto che vaneggiarne altre quando invece saremo defunti.
Amen
sabato 31 marzo 2012
Istruzioni per l'immortalità paleontolgica
Queste sono le mie volontà per le azioni da compiere col mio corpo quando non ci sarò più.
Fase 1.
Inizialmente, il corpo dovrà essere conservato in una cella frigorifera a -80°.
Lì il corpo vi resterà fino alla Fase 4.
Fase 2.
Sarà indivuato un bacino lacustre sufficientemente ampio e profondo da accogliere un corpo umano. Tale bacino deve essere caratterizzato da bassissima o nulla circolazione sul fondo e da periodiche condizioni di anossia nel fondo. Il bacino lacustre dovrà essere localizzato all'interno dell'area di caduta delle ceneri di un vulcano ad intensa attività di tipo vesuviano.
Fase 3.
Sulla riva più adatta del bacino lacustre sarà allestita una rimessa per un natante munito di attrezzature atte a calare oggetti sul fondale. Il natante dovrà essere di chiglia bassa.
Fase 4.
Qualora il vulcano individuato nella Fase 2 entri in intensa attività sotto forma di pioggia di ceneri, si provvederà a portare il corpo sulla superficie del bacino lacustre. Tramite il mezzo natante della Fase 3 si procederà a calare il corpo - opportunamente scongelato e riscaldato a temperatura ambiente - in modo che si depositi sul fondo con il minimo disturbo della circolazione sovrastante.
Fase 5.
Seppellimento, diagenesi e fossilizzazione in condizioni di alta preservazione provvederanno a includere il corpo in un futuro lagerstätten.
martedì 17 gennaio 2012
La vera copertina di EdF
Da domani, EdF sarà dispoibile con la copertina originale che ho ideato per il romanzo.
Credevo di averla perduta lo scorso anno, assieme a molti file nel mio vecchio pc. Pertanto, ne avevo creata una nuov ad hoc, che però non rispettava del tutto l'immagine che volevo usare.
Per fortuna, avevo salvato una copia della prima versione in rete, proprio qui su Ultrazionale. Ieri, per caso, l'ho riscoperta!
Una volta recuperata e "restaurata" con Photoshop, è pronta.
Credevo di averla perduta lo scorso anno, assieme a molti file nel mio vecchio pc. Pertanto, ne avevo creata una nuov ad hoc, che però non rispettava del tutto l'immagine che volevo usare.
Per fortuna, avevo salvato una copia della prima versione in rete, proprio qui su Ultrazionale. Ieri, per caso, l'ho riscoperta!
Una volta recuperata e "restaurata" con Photoshop, è pronta.
venerdì 6 gennaio 2012
EDF - Il mio primo romanzo
Finalmente, dopo tentennamenti e indecisioni, ho deciso di pubblicare il mio primo romanzo.
Ho deciso di mantenere il suo nome originario, nonostante alcuni amici avessero suggerito alternative.
Da oggi, L'Età Della Figlia è acquistabile su Amazon in formato Ebook, ovvero, in forma digitale leggibile su formati elettronici. Ciò rende l'opera estremamente economica, dato che è in vendita a soli 4,67 Euro! Pertanto, un motivo in più per leggerlo.
L'Età Della Figlia, in breve "EDF", è il primo romanzo Ultrazionale.
L'Ebook di EDF è acquistabile dal sito di Amazon, qui.
EDF è stato scritto principalmente tra il 2005 ed il 2007, con rimaneggiamenti e modifiche minori negli anni successivi. Esso è il primo capitolo di una Trilogia che sto sviluppando, detta "Trilogia della Figlia". Chi è la Figlia? Nel romanzo non tutto è ciò che appare, e solo nello sviluppo degli eventi ogni tassello si incastra per dare l'immagine finale, che appare nella copertina in forma apparentemente chiara.
A questo punto, l'unico mio invito è di acquistare EDF e di leggerlo!
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