lunedì 12 aprile 2010

Il Non Credo Ultrazionale

Non credo in un Dio, favola impotente, creatrice di odio e oppressione, figlio della superstizione.
Non credo nella Vita, metafora fuorviante di complessi sistemi di macromolecole teleonomiche autoreplicanti, derivazione ultima della chimica.
Non credo nella Coscienza, anello simbolico astratto di un sistema percettivo autoreferente, consistente come l'arcobaleno, ibridazione dell'informatica e della biologia.
Non credo nella Libertà, sinonimo ridondante dell'imprevedibilità conoscitiva nel caos deterministico, crosta dorata dell'oppressione fondata sulla colpa.
Non credo nella Democrazia, retorica espressione matematica basata sulla sommatoria di atomi impotenti, ultima illusione degli schiavi.

Credo negli dei, leggende antropomorfe, fonte dell'epica.
Credo negli esseri viventi, macchine biochimiche, nati per caso, vivi per necessità.
Credo nelle coscienze, effimere, erronee ed illusorie manifestazioni di cervelli di scimmia.
Credo nelle libertà, contingenze fluide incanalate dai vincoli di un mondo fisico freddo ed insensibile.
Credo nelle democrazie, aggregazioni imperfette ma rivedibili di coscienze accomunate da sentimenti e sofferenze comuni.

3 commenti:

  1. Sono d'accordo...ma perchè non metti anche "noioso" tra le possibili reazioni?

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  2. Non riesco ad scindere bene in questo caso. Il post è pomposo, ma non noioso.
    Dato che conosco però e ne abbiamo parlato MegaVolte l'argomento lo trovo noioso.
    Ma qui in rete c'è il Demiurgo, non il mio amico theropodofilo e quindi devo rendermene conto

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