giovedì 6 novembre 2008

Invidia della mammella


Post Ultramitologico della settimana, che temo verrà frainteso da alcuni.

Credo che fu Freud a coniare il termine “invidia del pene” per interpretare alcuni aspetti della psicologia infantile femminile. Non sono psicologo, quindi sarò lieto di ricevere eventuali correzioni per quanto ho appena scritto. Ad ogni modo, in questo post non parlerò di psicologia infantile, o quasi...

L’oggetto del post sei tu, sì proprio tu, appassionato di dinosauri affetto da un’interessante modalità interpretativa che battezzo qui “Sindrome di Owen-Bakker” (SOB), o, più semplicemente, “invidia della mammella”.

L’invidia della mammella si manifesta con un ossessivo abuso di analogie mammaliane nella descrizione dei dinosauri. Tale “ossessione” ha ovviamente come corollario necessario un’intolleranza verso la filogenesi e le sue metodiche, dato che esse, rimarcando la natura ornitodirana (cioè di arcosauri con bauplan aviario*) dei dinosauri, contrastano vigorosamente le tendenze insite nella SOB. Al contrario, il “SOBista” ha una smodata passione per le analogie ecologiche. Tuttavia, e qui si evidenzia proprio la SOB, l’ecologia non viene citata in maniera corretta, ovvero rifacendosi a categorie ecologiche teoriche (quali, produttori, consumatori, simbionti, ecc...), bensì richiamando direttamente dei taxa di mammiferi attuali, quasi che questi ultimi siano gli “olotipi” delle categorie ecologiche. Io non avrei alcun problema ad accettare argomentazioni ecologiche basate su categorie generali, ma detesto fortemente le analogie mammaliane: esse sono fuorvianti, banali e semplicistiche, nonché prive di rigore scientifico (come spiegherò in fondo).

Breve carrellata di tipiche espressioni da SOBista:

Tyrannosaurus cacciava come una tigre, non come i leoni.

Spinosaurus pescava come un orso.

Gli abelisauri erano le iene del Cretacico.

Le mandrie di adrosauri, i bisonti dell’epoca...

I ceratopsi erano animali bellicosi, come i rinoceronti e i bufali.

Protoceratops era il cinghiale della sua epoca.

I sauropodi si spostavano in branchi, come gli elefanti.

Hypsilophodon, la gazzella del Cretacico.

Una muta di Deinonychus, simile ad gruppo di licaoni...

I branchi di ceratopsi probabilmente proteggevano i giovani formando un cerchio attorno a loro, come fanno i bisonti... (ammettiamo provvisoriamente che quanto detto sui bisonti sia vero).

Brachiosaurus era la giraffa del Giurassico.

I tyrannosauridi cacciavano in gruppi familiari, simili ai lupi.

Un cucciolo di dinosauro (Questa ultima è la più evidente forma di SOB: immaginate di dire “cucciolo di coccodrillo”, oppure “cucciolo di struzzo”, probabilmente sentirete quanto stonino, proprio come dire “pulcino di leone” o “avannotto di delfino”... eppure, per i dinosauri non si fa una piega!).

Provate a rileggerle alla luce della SOB: non vi paiono ora delle forzature semplicistiche?

Come si può paragonare un bipede oviparo di sei tonnellate (Tyrannosaurus rex) a quadrupedi vivipari di 250 kg (Pantera tigris e P. leo), e concludere che il primo è la versione cretacica di uno dei due secondi? Il solo fatto in comune è che sono carnivori. Basta tale analogia (per di più clamorosamente grossolana, dato che la maggioranza delle linee evolutive di vertebrati terrestri è carnivora) per giustificare un collegamento ecologico tra i due? A costo di risultare saccente, rispondo che una discreta conoscenza dei dinosauri porta a rispondere: NO! Le differenze fisiologiche, riproduttive, generazionali, popolazionistiche ed ecosistemiche sovrastano la grossolana somiglianza alimentare, e ci portano a bollare l’affermazione SOB come una misera semplificazione, ovvero, una banalizzazione inutile.

Da dove nasce l’invidia della mammella? Perché i SOBisti non si limitano a usare termini ecologici generali, “neutri”, per descrivere le ecologie dei dinosauri, invece di abusare di paragoni mammaliani più fuorvianti che necessari?

Penso che ciò derivi da due fattori, uno dei quali è all’origine dell’invidia della mammella.

Primo: L’ignoranza nei confronti dell’enorme mole di caratteri ornitici presenti in tutti i dinosauri, a differenti gradi di modificazione: tale ignoranza impedisce di apprezzare pienamente l’unità morfologica degli arcosauri, dai coccodrilli agli uccelli, passando per i crurotarsi basali, gli ornitischi, i sauropodomorfi ed i teropodi mesozoici.

Secondo: Il persistere di uno stereotipo archetipico risalente a Richard Owen, che nell’istituzione del termine “dinosauro” lo definì come una forma di rettile superiore “ricalcato” sui mammiferi. Ciò si riconduceva a sua volta alla semplicistica (nonché mitologica) Scala Naturae, che poneva il “modello rettiliano” ad un livello inferiore a quello “mammaliano”.

Se abbiamo abbandonato la Scala Naturae come descrizione della molteplicità biologica, se abbiamo scoperto l’unicità del bauplan dinosauriano (avente gli uccelli non come una sua modificazione estrema ed aberrante, bensì come una variante tra le sue numerose versioni egualmente evolute), non abbiamo più alcun motivo per nutrire un’invidia della mammella.

*Per bauplan aviario intendo dire che il piano generale di organizzazione corporea di TUTTI i dinosauri è riconducibile allo stesso piano di organizzazione corporea che oggi osserviamo solo negli uccelli. Per quanto animali come Triceratops, Diplodocus ed un uccello possano sembrare differenti e inconciliabili dal punto di vista morfologico, le loro anatomie sono tutte riconducibili allo stesso bauplan (che chiamo “aviario” unicamente perché oggi tale bauplan è espresso solo negli uccelli, non perché voglio “forzare” un ceratopso ad essere un pollo gigante; un’espressione ugualmente valida è dire che gli uccelli hanno un bauplan pienamente dinosauriano): i dettagli nell’anatomia scheletrica, nel sistema muscolare, riproduttivo e polmonare che noi possiamo ricavare scientificamente dai fossili confermano questa interpretazione. Può sembrare assurdo per chi guarda questi animali con occhio di profano, ma un sauropode è più simile ad un piccione che ad un coccodrillo o ad un elefante.

6 commenti:

  1. A Natale un sauropode invita a tavola i suoi parenti piccioni e fringuelli e si pappano il coccodrillo e poi l'elefante.

    Fanculo se sono erbivori supposti (il primo) e granivori (i secondi)

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  2. Splendido post.
    Riflettete: Zalambdalestes avvisato, mezzo salvato.

    Il tempo stringe, e in questo periodo avrei bisogno di giornate di 48ore.

    Aggiornamento dell'ultim'ora:
    > Con grande dispiacere, divulgo la brutta notizia: è mancato Michael Crichton, 66 anni, medico, romanziere, 'geomitologo divulgativo'.


    Leo

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  3. Magari i dinosauri erano induisti.

    "è mancato Michael Crichton, 66 anni, medico, romanziere, 'geomitologo divulgativo'"
    Purtroppo. Ci sono praticamente cresciuto con i romanzi di Crichton. Ho riletto da poco Il mondo perduto, con maggiore distacco. Molti pensieri espressi sono praticamente agli antipodi di questo post e altre questioni geomitologiche.

    Ciao
    Fabio M

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