lunedì 13 ottobre 2008

La contraddittoria scala evolutiva e lo sciovinismo mammaliano

Il mio segno zodiacale non esiste. O se esiste, è “Vertebrati”, oppure “Attinopterigi”: dipende dall’approccio che uso. Dopo questo incipit, parliamo di cose serie...

La razza ariana è la migliore. Ciò è vero solo se siete bianchi, possibilmente biondi, siete cresciuti in una società nordoeuropea, possibilmente xenofoba, e magari vivete tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. Ovviamente, questa obiezione basata sulla contingenza storica delle opinioni verrà contestata proprio da chi ha elaborato tale idea (che, guarda caso, molto probabilmente rientra nella categoria che ho appena descritto). Egli sfornerà una serie di DATI a sostegno della superiorità bianca, ad esempio, chiamerà in causa il successo di tale razza nel mondo, le virtù culturali e fisiche di tale etnia, e sottolineerà i limiti ed i fallimenti delle altre popolazioni. Noi oggi bolliamo tali argomenti come frutto di un’ideologia distorta, dimostratasi essa stessa fallimentare davanti alla Storia, dei ragionamenti capziosi dettati dal bisogno di dimostrare un’evidenza falsa, basata più sul bisogno inconscio di giustificare una contingenza storica (l’espansione europea tra il XVIII ed il XIX secolo) ammantandola di necessità. Tuttavia, tale atteggiamento sciovinista è molto più diffuso di quanto si creda. In fondo, chiunque creda che la propria religione sia quella vera e le altre false commette lo stesso tipo di errore, confondendo la contingenza con la necessità. Persino tra gli atei ed i sostenitori del pensiero razionale il seme dello sciovinismo ha attecchito ed attecchisce. La massima espressione in ambito scientifico di tale impostazione consolatoria, di tale mistificata necessità di auto-esaltare la propria particolarità definendola “superiorità” è la stucchevole e contraddittoria scala evolutiva dei vertebrati, una supposta (in tutti i sensi) catena lineare di gradi di perfezione che, guarda caso ancora, culmina nella (supposta ed autoproclamata) Classe degli animali Più Evoluti, ovviamente, la nostra, Mammalia.

Tutti sanno che i vertebrati sono divisi in cinque classi: Pesci, Anfibi, Rettili, Uccelli e Mammiferi.

Spero di non scioccare nessuno, ma quella lista (che è regolarmente citata in quel ordine, quasi che sia un dato di fatto) è scientificamente falsa, oltre che inutile. Essa è solo una serie arbitraria di gruppi pretestuosamente allineati secondo uno schema non reale che non corrisponde ad alcunché di evolutivamente sensato. Per giunta, questa serie ha al suo interno due gruppi artificiali, “Pesci” e “Rettili”: il primo non è altro che l’insieme di tutti i vertebrati che non possono essere inclusi nelle altre quattro categorie, il secondo è l’insieme di tutti i vertebrati terrestri che depongono uova con guscio ma non hanno penne o pelo (non dimentichiamo i monotremi): entrambi i gruppi non sono definiti da caratteri esclusivi, né formano una categoria tassonomica naturale secondo i criteri attuali della tassonomia.

La scala naturale dei vertebrati è una mistificazione sciovinista, un tentativo di fondare una sistemazione consolatoria degli esseri, basata su criteri soggettivi. Non a caso, tutti gli altri animali esistenti sono frettolosamente incasellati in un unico gruppo (anch’esso innaturale come lo è “Pesci” o “Rettili”), quello degli “Invertebrati”.

A volte mi chiedo come sarebbero classificati tutti gli animali se noi fossimo dei cefalopodi invece che dei vertebrati: gli Inmolluschi e i Molluschi?

Dato che Homo sapiens è un mammifero, è chiaro che riterrà i mammiferi l’apice dell’evoluzione, sebbene ciò non sia giustificato da particolari “superiorità” mammaliane (le quali sono “superiorità” solo se si assume a priori che quello mammaliano sia il modello di organismo migliore possibile).

Quali criteri definiscono la “superiorità”? L’intelligenza? In tal caso sarebbe più sensato scardinare Homo dai mammiferi per creare la classe Hominidae, dato che solo l’uomo ha un tipo di intelligenza inespresso in altre classi (delfini e scimmie non sono più brillanti di corvi e pappagalli, sia dal punto di vista sociale che raziocinante). Così facendo, però, dimostreremmo che creiamo categorie ad uso e consumo della nostra vanità.

Ovviamente, ci sarà qualcuno che obietterà che l’anatomia dei mammiferi è la più evoluta tra quelle vertebrate. Per poter affermare ciò, è necessario definire oggettivamente cosa significhi un maggiore o minore livello evolutivo.

La complessità anatomica?

Cos’è la complessità anatomica? Il numero e l’interrelazione delle parti componenti? La variabilità morfologica? In tal caso, un dipnoo (un tipo di “pesce”) è molto più evoluto di un uomo, in quanto ha, ad esempio, un numero molto maggiore di ossa, ha contemporaneamente sia branchie che polmoni, ha un ciclo vitale con larve e adulti molto diversificati, ecc...

Oppure è la nostra modalità riproduttiva ad essere un marchio di evoluzione? Un pesce produce centinaia di uova che abbandona subito, mentre noi produciamo un solo figlio, che partoriamo vivo, curandolo ed allevandolo fino allo svezzamento (ed anche oltre). Può essere... tuttavia, anche gli squali partoriscono, e i pinguini allevano un piccolo alla volta. Inoltre, esistono uccelli che restano con i genitori persino dopo che questi ultimi hanno deposto nuove uova, collaborando alla cura dei futuri fratelli. Quindi, la scelta del nostro sistema riproduttivo non dà misure oggettive di quella che vorremmo fosse la nostra elevazione naturale. Come fare?

Ha senso cercare una serie evolutiva?

Ammettiamo che si possa fare. Se davvero dovessimo elencare i principali gruppi di vertebrati, una lista scientificamente sensata dovrebbe essere basata su criteri oggettivi, altrimenti non è scienza, ma è arte, mito, religione, politica...

Quali criteri dovremmo usare? Probabilmente il migliore sarebbe la genealogia, oppure la cronologia, cioè la sequenza con la quale i vari gruppi si sono diversificati nel tempo. Seguendo questi criteri, i vertebrati dovrebbero essere quindi elencati in categorie monofiletiche (quindi non basate sulla negazione di caratteri come è il caso dei “Pesci” e dei “Rettili” citati sopra, bensì su reali novità evolutive esclusive di quel gruppo) elencate secondo la loro sequenza di differenziazione cronologica.

Bene, torniamo ai cinque gruppi di prima. (Siccome non l’ho detto prima, non mi riferisco ai gruppi fossili, ma solo ai gruppi viventi attualmente). Dunque, Anfibi, Uccelli e Mammiferi sono gruppi naturali validi, mentre gli altri due vanno invece scomposti fino a trovare dei gruppi evolutivamente naturali. Una volta fatta questa operazione, allineiamo tutti i gruppi ottenuti in base al momento in cui la linea evolutiva che li porta si è distinta da tutte le altre. Solo così avremo una lista oggettivamente valida dei vertebrati, basata su un criterio cronologico e genealogico.

Tale lista può risultare ostica ai non addetti ai lavori, tuttavia è l’unica valida oggettivamente, indipendentemente dalla soggettività e dai desideri di chi la determina (che sia uomo sapiente, canguro intelligente o mollusco razionale...). Essa è:

Missinoidi, Lamprede, Condroitti, Attinopterigi, Dipnoi, Celacanti, Anfibi, Mammiferi, Cheloni, Lepidosauri, Uccelli e Coccodrilli.

Mi dispiace per chi sperava ancora in una oggettivazione della nostra superiorità, ma noi non siamo né al culmine cronologico né a quello tassonomico: la linea dei mammiferi si differenzia dalle altre ben prima di quelle dei veri “rettili”, ovvero 310 milioni di anni fa, così come il gruppo comprendete tutti i mammiferi viventi oggi non è l’ultimo comparso, dato che esiste da 190 milioni di anni, contro i soli 90 milioni degli uccelli e i 70 milioni dei coccodrilli (entrambe le linee di questi due gruppi si differenziarono 240 milioni di anni fa, 70 milioni di anni dopo che quella dei mammiferi si era differenziata).

So che generalmente si dice che i coccodrilli siano vecchi di 200 milioni di anni, ma è una grossolana bugia priva di fondamento paleontologico, una mistificazione dettata appunto dal desiderio di far apparire la nostra genìa mammaliana come l’ultima, quindi (per un errato collegamento logico) la più nuova, che, in una consolatoria scala lineare di perfezionamento, significherebbe “la migliore”.

Ovviamente, nulla vieta che continueremo a crederci quello che non siamo...

6 commenti:

  1. Trovo che la lista dei gruppi monofiletici di animali attualmente viventi messi in ordine cronologico (della loro apparizione sulla Terra), possa essere "modificata" a piacimento per i propri scopi... Per esempio potrei dire:
    Missinoidi, Lamprede, Condroitti, Attinopterigi, Anfibi, Lepidosauromorfi, Cheloni, Crocodilomorfi, Uccelli, Monotremi, Metateri e Euteri (o Euteri e Metateri), senza (penso) dire niente di scorretto.
    Correggimi se il mio ragionamento è sbagliato...

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  2. Il ragionamento è in parte corretto, ma il tuo esempio è sbagliato.

    La tua lista non segue entrambi i due criteri che ho esposto io nel post. Volendo mettere metateri+euteri in fondo (scelta leggittima, anche se non necessauria alla luce della lista "classica"), allora la lista sarebbe:
    Missinoidi, Lamprede, Condroitti, Attinopterigi, Anfibi, Sauropsidi, Monotremi, Metateri e Euteri (o Euteri e Metateri).

    Non è necessario scomporre i sauropsidi nei suoi sottogruppi (Cheloni, Lepidosauromorfi, Coccodrilli e Uccelli) se la linea è indirizzata verso gli euteri (esattamente come non è necessario scomporre i mammiferi se si segue la lista "classica" riveduta e corretta in base ai due criteri che propongo nel post).

    La procedura che ho usato io si proponeva di scomporre i gruppi artificiali esistenti nella lista "classica" fino ad ottenere il numero minimo di gruppi naturali più ampi possibili. I mammiferi erano già un gruppo naturale, quindi non era necessario scomporli. Se si abbandona la lista "classica" allora si può usare la lista che si vuole, ma io non ho usato una lista a piacimento, bensì l'unica che usasse i due criteri che ho esposto nel post: clade monofiletico più ampio possibile + sequenza cronologica.

    Ripeto, ogni lista è espressione di criteri + o meno consci e oggettivi: la mia è solo una proposta di lista che spera di essere "oggettiva" in base a 2 criteri scientifici.

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  3. Se ho capito quel che mi vuoi dire, una lista secondo quei 2 crtieti potrebbe essere: Missinoidi, Lamprede, Condroitti, Attinopterigi, Anfibi, Lepidosauromorfi, Cheloni, Crurotarsi, Mammiferi, Uccelli.
    Cosa c'è che non va in quest'altra lista rispetto ai due crtieri da te menzionati?

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  4. Scusami, per due volte non ho scritto bene "criteri"! ^^

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  5. Ehm... no, credo che stiamo intendendo due concetti differenti.
    L'unica lista possibile con i criteri che ho esposto è quella che scrivo nel post. Ciò non significa che abbia un valore superiore ad altre, ma solo che quello è il risultato sulla base dei criteri usati.
    L'ultima lista che scrivi... sinceramente non riesco a trovare una serie di criteri oggettivi per ottenerla proprio nell'ordine come l'hai scritta.

    Prova a disegnare il cladogramma della lista che metto nel post, e a confrontarlo con il caldogramma della lista che citi nel tuo ultimo commento (mantendendo in entrambi l'ordine dei taxa come è scritto)... forse "visualizzerai" quello che intendo.

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  6. Aaaah! Ora ho capito! Mi ci è voluto un pò di tempo! XD Comunque il cladogramma ha aiutato... :P

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