Avete mai notato che i finali di “Apocalipse Now” e “Conan il Barbaro” sono molto simili? In entrambi, il protagonista raggiunge il “regno-tempio” dell’antagonista (il quale è un pazzo-genio-santone), popolato da un numero enorme di “schiavi-adepti”, ed in entrambi il protagonista ammazza l’antagonista ad affettate (dopo che, in una sequenza precedente, il protagonista era stato ridotto in fin di vita dall’antagonista, era stato legato/imprigionato ed aveva dovuto sorbirsi una predica-sermone del “cattivo” sul vero significato della vita...). La scena conclusiva, nella quale l’eroe scende la scalinata tra la folla di “schiavi-adepti” è identica.
Ok, in entrambi c’è la mano visionaria di John Milius... una con Coppola, l’altra con Stone... ma si poteva almeno non ricopiare il canovaccio in maniera tanto spudorata...
"Apocalypse now" trae origine dal romanzo di Conrad "Heart Of Darkness" e dalla passione di Coppola riguardo la storia delle religioni (nella mail che ti inviai ci sono i riferimenti alle mie recensioni filmografiche: in part. su Coppola cfr. "Dracula" e "Un'altra giovinezza").
RispondiEliminaLa trama che hai citato è effettivamente la base (seppur semplificata nella realtà filmica) dell'intronazione del sacerdote del bosco di Nemi come narrato ne "The Golden Bough" di Sir James G. Frazer (Kurtz-Brando nel film legge il libro: difatti lo vediamo inquadrato di sfuggita)...senza dilungarmi troppo c'è da notare il sottofondo del ruolo mitico-psicologico dell'eroe in entrambi i film: la sostituzione del giovane/"figlio" al vecchio/"padre", il passaggio delle consegne del "re" al "principe", il passaggio di status ed autorità conseguente...
"Cio' che sono io ora lo sarai tu poi", insomma, sebbene + evidente in Ap.now che in Conan.
In piu' i racconti di Conan scritti da Howard, amico di Lovecraft, risentirono assai del clima frazeriano e freudiano degli anni '30; aggiungo che questi mitologemi sono talmente diffusi che si possono trovare nel miglior romanzo del mondo come nel peggior film di serie "B": sono tutti serbatoi di miti (e percio' "eterni")degradati nella coscienza ma che ancora agiscono a livello onirico, nel subconscio, nelle follie patologiche e nell'arte (tutte le Arti).
PS: non avevo ancora letto il tuo post su Ultrazionale riguardo l'Enantiophoenix quando ti scrissi la mail; ho rimediato solo ora!
Grazie per il link di Geomythology! (ancora armeggio per organizzare il blog)
Leo