mercoledì 29 aprile 2009

Brutta notizia per l’aldilà

Questo post potrebbe non piacervi. Forse, potrebbe crearvi molte angosce. Pertanto, se non siete degli atei in pace con voi stessi, vi suggerisco di non proseguire nella lettura.

Siete ancora qui? Bene, ma io vi avevo avvertito.

Sebbene essi negheranno vivacemente, è molto probabile che la maggioranza dei credenti sia tale perché ritiene che l’esistenza di un essere supremo (“Dio” per la tradizione occidentale), eterno e soprannaturale, sia una garanzia e un sicuro fondamento per la persistenza dopo la morte biologica. In parole povere, essi credono in dio per avere un fondamento alla loro speranza di vivere ancora dopo la morte.

Ora, a ben vedere, questa loro speranza è assurda. Perché mai l’esistenza di un dio dovrebbe costituire una sicurezza di vita dopo la morte? Le due situazioni (esistenza di dio ed esistenza di vita dopo la morte) non hanno alcuna relazione diretta, ed una non è conseguenza dell’altra.

Infatti, esistono quattro situazioni possibili, tutte ugualmente probabili:

1: dio non esiste e l’aldilà non esiste.

2: dio esiste e l’aldilà esiste.

3: dio non esiste e l’aldilà esiste.

4: dio esiste e l’aldilà non esiste.

Dubito che qualcuno tra i credenti in dio abbia mai pensato all’eventualità n°4, eppure, in base a quello che sappiamo, essa è ugualmente probabile come la n°2, alla quale solitamente (e in modo acritico) si fa riferimento quando si pensa all’esistenza di un dio.

La prospettiva n°3, apparentemente, sembrerebbe la più improbabile, dato che, ad essere onesti, è probabile che l’unica vera funzione che noi abbiamo imposto a dio è proprio quella di garantirci la persistenza dopo la morte. Pertanto, appare improbabile che, in assenza di dio, sia possibile perdurare dopo la morte.

Tuttavia, il fatto che noi desideriamo dio per avere un appiglio, non lo rende automaticamente tale. Infatti, se egli esistesse veramente, e con gli attributi di onnipotenza che siamo abituati a dargli, potrebbe benissimo avere il potere di disinteressarsi alla nostra esistenza nell’aldilà, condannandoci, come nell’impostazione atea, a farci finire definitivamente con la morte biologica.

2 commenti:

  1. Io sono DIO!
    Scusate, vado un attimo nell'aldilà e torno subito...

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  2. Non tardare come fai di solito, che la minestra sennò si fredda!

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