Ripropongo il testo di un post del 27 febbraio 2008.
Sono passati 4 anni e mezzo da allora, eppure, vedo che nulla di sostanziale pare essere cambiato.
Crisi della Repubblica (preludio della Dittatura?)
Corsi e ricorsi storici. La
transizione in atto, verso cosa porta? Un nuovo Decadentismo, un nuovo
15-18? Temo che la Dittatura Mediocratica, L'Impero Subliminale, sia già
in atto. E noi, spiriti critici, liberi, scettici, dove ci
collocheremo? L'avevo accennato, e sottinteso, nel post sulla Deriva
Mediocratica, e vedo che questa campagna elettorale non fa che
confermare ciò che avevo detto. Stiamo vivendo il periodo di minor
democrazia della storia repubblicana. Paradossale, se guardiamo
l'affluenza alle urne della scorsa elezione. Eppure è così. Una legge
elettorale che non permette la scelta dei candidati, decisi
dall'oligarchia direttiva che finge di litigare; la tendenza al
bipartitismo fasullo degli schieramenti fotocopia; la diffusa
consapevolezza che la gerarchia sociale è fortemente chiusa e
corporativa (il figlio di operaio, anche se ha studiato, farà l'operaio;
il figlio del medico... anche se non ha studiato, farà il medico;
ecc...), l'arretratezza culturale, il pensiero unico imposto ed
idolatrato, la teocrazia subliminale e strisciante.
Che fare? rassegnarsi e chiudersi nel proprio mondo privato e personale, accettando lo
status quo
e cercando di minimizzarne gli effetti su di sè? Fuggire in collina, a
coltivare il proprio piccolo eden e rifugio? Migrare verso climi
(mentali e sociali) migliori? Cavalcare l'onda di letame? Ogni soluzione
è valida e parziale a modo proprio.