martedì 3 agosto 2010

(D)IO

L'Io è come Dio: in realtà, non esiste (se non come tracciato simbolico nel sistema nervoso); ma noi crediamo che esista realmente perché fin da bambini ci fanno credere che esista. E chi ci fa credere ciò, lo fa perché fin da piccolo gli è stato fatto credere che esista l'Io... E così via, all'indietro fino alle prime scimmie vagamente autocoscienti, l'algoritmo autoperpetuante del meme soggettivo ci fa credere di esserci... 

Ma, come tutti i nomi collettivi, l'Io è solo una metafora di un sistema modulare e indefinito, i cui confini non terminano nella corteccia, nel cranio, nel corpo, nell'individuo, ma si diffondono, diluendosi, all'intero sistema sociale.

L'autore di questo blog non esiste solo dentro il cranio dal quale partono i segnali nervosi che fanno digitare le mani sulla tastiera connessa al blog. L'autore di questo blog è, seppur in forma molto più diluita, anche in tutte i crani che leggono questo blog, che citano questo blog, che lo commentano...

2 commenti:

-I COMMENTI ANONIMI SARANNO ELIMINATI