Ogni civiltà malata di millenarismo ed afflitta dall’angoscia del Giorno del Giudizio produce una categoria umana delegata al ruolo di custode e annunciatrice della Fine. Questa categoria è un sottotipo del tipo umano generale chiamato: “saggio”. Che sia lo stregone, il monaco, il prete, il veggente, la vergine allucinata, l’anziano cieco, il “saggio” è sempre il detentore di arcane conoscenze generali, ignote od inaccessibili ai più. Nel mondo post-moderno liberatosi dalle superstizioni passate (almeno ufficialmente), il “saggio” è lo scienziato. Il saggio dei saggi post-moderni è quindi il fisico istruito nelle grandi elaborazioni dell’intelletto, che manipola gli strumenti stessi della struttura del mondo, che fa delle grandi teorie matematiche i suoi mezzi divinatori. A volte è la meccanica quantistica, in altri casi la relatività generale.
Nel numero di oggi di Nature è presente un articolo che, partendo da modelli della dinamica del Sistema Solare adattati alle leggi generali della Cosmologia, estrapola le traiettorie dei pianeti da qui ai prossimi 5 miliardi di anni. Non è cambiato nulla dalle passate civiltà: si scrutano gli astri, e si cerca il futuro in base alle loro posizioni. In questo caso, però, il concetto di "posizione astrale" è stato stravolto...
Forse non sapete che le orbite dei pianeti non sono cerchi perfetti, né, come solitamente sanno le persone istruite, delle ellissi. Le traiettorie planetarie sono, a lungo termine, curve caotiche ed instabili, soggette ai capricci interconnessi del Sole e degli altri corpi maggiori del Sistema. Le elaborazioni di questo studio non danno particolari risultati, tranne mostrare una probabilità relativamente alta di accresciute instabilità dell’orbita di Mercurio (dovuta alla sua maggiore vicinanza al Sole). Tuttavia, sebbene sia un risultato emerso solo nel 1% delle simulazioni, gli autori dello studio tendono a sottolineare, addirittura nell’abstract, che esiste, per quanto remota nel tempo e nella probabilità, la terrificante situazione che almeno uno di questi tre pianeti, Mercurio, Venere e Marte, entri in collisione con la Terra. Tale evento, se mai si verificherà, accadrà tra circa 3 Giga anni.
Attenti, non ho detto 3 anni, cioè il 2012 che tanti paventano con bislacca paranoia... 3 Giga anni: per i non addetti ai lavori, ciò significa 3 miliardi di anni (la data “esatta” e 3 miliardi e 340 milioni di anni).
A parte la curiosità di vedere elaborata una possibile situazione di collisione planetaria nel Sistema Solare, non capisco lo scopo di uno studio che (per fortuna) non potremo mai verificare. Penso che sotto questo studio ci sia una sottile operazione commerciale. Non è un caso che ho citato apposta il 2012. Come alcuni di voi sanno, a fine anno esce l’ennesimo film di genere catastrofico che parla di l’ennesima catastrofe mondiale, ambientata nel 2012.
La pubblicazione di questo studio, ovviamente, non dimostra che nel 2012 moriremo tutti (non dice nemmeno che ci sarà con assoluta certezza l’Apocalisse tra 3 Giga anni, fa solo stime probabilistiche, e vede tale evento solo con l’1% di probabilità), ma rende comunque “plausibile” tali fantasie. Il sostegno di uno studio “scientifico” ad un’idea fantasiosa ma accattivante, la rende più “vera”, ed attira la curiosità e l’interesse anche degli scettici meno scettici.
Non è la prima volta che osservo questo fenomeno di coincidente pubblicazione di studi che sostengono indirettamente film fantascientifici in fase di uscita nelle sale cinematografiche. A volte, lo studio scientifico viene pubblicizzato in ritardo, oppure riesumato, proprio per essere divulgato nel momento migliore per fare pubblicità al film.
Ricordo almeno due casi recenti.
Nel 1997 si parlò molto sui giornali e alla tv della scoperta di un “nuovo dinosauro carnivoro, più grande del mitico T.rex”. A bene vedere, però, tale notizia non era affatto nuova, dato che parlava di Giganotosaurus, pubblicato scientificamente nel 1995. Tuttavia, quel anno stava per uscire il secondo capitolo della trilogia di Jurassic Park.
L’anno dopo, nel 1998, uscirono due film quasi identici, Armageddon e Deep Impact (il presidente USA era di colore...), entrambi costruiti sul tema dell’impatto tra la Terra ed un asteroide/cometa. Guarda caso, quel anno ci fu un gran parlare di uno studio astronomico che “dimostrava” che la Terra sarebbe stata colpita da un asteroide nel prossimo futuro.
Pertanto, la prossima volta che sentirete qualche “studio scientifico” catastrofista o qualche nuovo super-dinosauro spettacolare, andate a consultare i siti cinematografici... probabilmente troverete le vere risposte alle vostre angosce o curiosità.
ScCcCcCc...Zitto! Che forse è la volta buona che mi fanno un film con la famosa palla di fuoco finale.
RispondiEliminama l'intenzionalità pubblicitaria è nel divulgare la news o nel sovvenzionare la ricerca per scopi commerciali?
RispondiEliminaDifficile da stabilire in generale. Penso entrambi, in modi differenti a seconda del singolo caso alla volta.
RispondiEliminaIl caso Giganotosaurus, ad esempio, è palesemente di divulgazione postuma della notizia.
Vabbe, io mi godrò lo spettacolo e l'atroce morte di miliardi di innocenti comodamente seduto sulla mia poltrona in oro massiccio all'inferno! Ne prendo nota, non sia mai che me ne dimentichi, 3 giga anni non passan così in fretta!
RispondiEliminaDubito fortemente che tra 3.34 miliardi di anni esisterà qualche forma di vita sulla Terra. A parte, forse, i soliti indistruttibili batteri.
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