In questo periodo, sto tagliando vari "ponti".
Non solo ponti col passato ma anche ponti col presente, specialmente se basati esclusivamente su contatti virtuali mediati dalla rete. Più che ponti, si dovrebbero chiamare contatti.
Non taglio questi legami perché "mi piaccia" farlo, ma perché penso che sia la soluzione migliore, quella più saggia, quella che minimizza i danni a lungo termine. Non solo i miei.
Da qualche anno siamo stati tutti immersi più o meno gradatamente in un mondo di legami "virtuali": le persone si conoscono via internet, parlano via internet, si legano via internet e si separano via internet.
Questo nuovo modo di interagire è, come ogni novità, difficile da gestire, ancora imprevedibile negli effetti a lungo termine.
Qualunque sia la sua evoluzione, inizio a provare un senso di repulsione, almeno per la parte più irrazionale di questo fenomeno.
Solo ora mi rendo conto che, alla lunga, la rete dovrebbe servire solo come mezzo di comunicazione di supporto alla comunicazione "tradizionale", quella in cui si parla e si scrive direttamente a qualcuno con cui si ha comunque un legame "reale" anche nel "mondo" che sta fuori dalla rete. Non dovrebbe diventare il modo ed il mezzo dominante.
Ho voglia di "realtà", non di "virtualità". Da questo punto di vista, apprezzo lo strumento del blog, nel quale si può esprimere in modo dettagliato il proprio pensiero razionale, che poi può essere letto e analizzato con calma dal lettore, mentre sto provando sempre più fastidio e distacco da altri mezzi, come i social network, sempre più ricettacolo di emozioni immediate, istinti e irrazionalità, ma poco adatto a mediare pensieri e riflessioni profonde. Il blog, da questo punto di vista, non è molto differente dal libro, nel quale un autore esprimeva con attenzione le proprie idee. Al contrario, i social network si stanno trasformando in enormi muri in cui ognuno cerca di scrivere frasette senza senso, slogan o pure scemenze.
Se qualcuno vuole avere un'interazione razionale con me, può leggere i miei blog, commentare o anche solo sfogliarli. Ma per qualunque altro tipo di interazione, non cercatemi nei "social network": esisto nel mondo reale, ed è lì che voglio costruire relazioni, amicizie e legami.