sabato 6 febbraio 2010

Ricetta per una Religione Migliore (di quelle in circolazione)

Questo post probabilmente risulterà ingenuo e semplicistico a qualche mio lettore molto molto ma davvero molto più esperto di me in materia di religioni, della loro origine e (eventuale) funzione. Quindi, terrò presente eventuali bastonate concettuali, o perlomeno, sarò meno rigido se questi eventuali commentatori proporranno un giorno nei loro siti delle filogenesi dei theropodi... ;-)
Io sono ateo, e non ho bisogno di credere nell'esistenza di qualche Essere aldilà del Mondo che dia senso all'aldiqua. Amo l'aldiqua perché sento che esso è l'Unica Realtà. L'aldilà non ha alcuna evidenza e sostegno logico, e quindi evito di credere nella sua esistenza.
Ma, per una volta, ammettiamo che io sia una minoranza degenerata e che invece la religione sia una necessità del 95% degli Homo sapiens attuali. Ammettiamo anche di avere un potere globale tale da poter imporre la cancellazione della storia passata e di poter pianificare una raligione ex-novo, una nuova fede che, nel suo intento volutamente terreno e felicemente materialista, abbia solamente l'obiettivo di soddisfare l'esigenza religiosa del cervello umano.
Potremmo aprofittare di questo potere per creare una religione ideale, migliore delle vecchie credenze del passato, ma che al tempo stesso tragga da queste le (seppur minime) caratteristiche positive (qualunque sia questo bene)?
Proviamo. In fondo, il demiurgo Ultrazionale ha questo potere, per quanto limitato al suo blog...
La Nuova Religione dovrebbe avere queste caratteristiche:
Dare un senso alla vita, ovvero:
Fornire una spiegazione delle nostre origini e del nostro status.
Dirci come siamo e perché siamo così.
Fornire esempi e miti utili come riferimenti e guide.
Insegnare al bene e lottare il male, ovvero, insegnare che l'altruismo sia un valore e che tutto ciò che accresce l'egoismo sia un male.

Ovvero, questa Nuova Religione dovrebbe dirci cos'è l'Uomo, la sua origine e come esso sia diventato quello che è. Dovrebbe spiegarci perché soffriamo e darci i mezzi per combattere la sofferenza. Dovrebbe mostrarci il nostro posto nel Cosmo, e farci amare la nostra condizione terrena, nonostante i suoi limiti. 

Inoltre, a differenza delle precedenti fedi, la Nuova Religione dovrebbe:
Insegnare al rispetto degli altri ed essere contraria alla violenza.
Pertanto, essa dovrebbe essere senza dogmi e senza assolutismi. Essa dovrebbe quindi insegnare ad essere aperti e critici, evitare totalitarismi e fanatismi.

Inoltre, dovrebbe evitare la caduta nel misticismo, la superstizione, l'ascetismo che mortifica l'esistenza biologica.

Può esistere una tale religione? Una religione della tolleranza, priva di dogmi e irrazionalità, guidata dalla volontà di conoscenza e dalla ricerca di una vita terrena libera, consapevole, e desiderosa di accrescere la felicità propria e degli altri? Una religione che ci dica cosa siamo senza ricorrere a favole e illusorie autocelebrazioni, che ci insegni perché e come siamo uomini e come possiamo migliorare noi stessi e la nostra società?
Secondo me può esistere. Anzi, probabilmente esiste già...
L'importante è non farla diventare come le altre religioni, ottuse, chiuse, totalitarie e dogmatiche, nemiche della libertà e dell'individuo.

1 commento:

  1. [...] Quindi, terrò presente eventuali bastonate concettuali, o perlomeno, sarò meno rigido se questi eventuali commentatori proporranno un giorno nei loro siti delle filogenesi dei theropodi... ;-)

    beh, tutto iniziò così, con una serie di [lunghissimi ed esasperanti] commenti personali (ricordo ancora quello su Syntarsus e Scipionyx)...! Resta il mio sogno "blasfemo" nel cassetto: un'analisi cladistica dell'evoluzione storico-teologica di TUTTI i cristianesimi, basata su TUTTE LE variabilità storiche possibili...Ah, la speciazione allopatrica dei copti, l'isolamento "insulare" dei nestoriani...Tema insondato ma fecondissimo.
    ;-)

    Leo

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