martedì 17 settembre 2013

L'Isola del Tesoro Casuale

Una delle prove più solide che la mia mente sia pazza è presente dentro il mio appendiabiti.
L'appendiabiti è formato da un tronco metallico da cui partono vari bracci che terminano in pomelli. I pomelli sono svitabili. Se svitate uno di questi pomelli constaterete che l'interno del braccio è cavo. All'interno di uno di questi bracci è presente un foglio di carta, arrotolato a formare un cilindo.
Se srotolate questo foglio, vedrete che presenta il disegno di una mappa per un tesoro su un'isola. 
Che senso ha inserire un foglio del genere dentro un braccio di un appendiabito? Nessuno. Ma non per questo è proibito farlo.
In realtà, la parte più pazza della storia non è nel foglio, ma nella sua storia.
Difatti, a fianco del disegno dell'isola sono segnate delle date.
La prima è 26 Giugno 1996, ed è la data in cui il disegno è stato realizzato ed inserito nel braccio dell'appendiabito.
Di seguito, sono indicate tutte le date successive in cui, per puro caso, mi sono ricordato dell'esistenza del foglio, ho svitato il pomello, estratto il foglio, l'ho srotolato, ho letto le date scritte ed ho aggiunto la data di oggi.
Dal 1996 ad oggi, ciò è avvenuto il 12 Marzo 1997, il 21 Novembre 1999, il 10 Novembre 2003, il 21 Maggio 2007 ed oggi, 17 Settembre 2013.
Ovviamente, per deformazione ultrazionale non ho resistito dalla curiosità di testare se questo trend di date, assolutamente casuale*, segua una qualche legge numerica.
Ho quindi realizzato questo grafico, e calcolato se la curva di regressione delle date abbia una qualche robustezza statistica (attenzione: per i fini demenziali del post fingiamo che un campione di sole 6 date sia sufficientemente robusto da essere significativo).
Il risultato, è questo:
Parrebbe effettivamente esserci un qualche trend di natura logaritmica che "rilassa" la realizzazione dell'evento successivo, per cui ogni evento accade "in ritardo" rispetto ai precedenti.
Ovviamente, non ho resistito dal calcolare quando avverà, in base alla curva di regressione, la prossima "apertura" del pomello.

Vedremo, quindi, se e come la prossima volta che ricorderò che esiste quel foglio (e quindi, fedele alla tradizione, lo estrarrò dal suo alloggiamento per includere la data) sarà effettivamente prossima (se non, addirittura, coincidente) con quella calcolata.
Se così fosse, sarebbe un risultato terrificante, perché implicherebbe che, in un qualche modo arcano, la mia esistenza è la mera e meccanica espressione di formule matematiche.

*Ma se non fosse casuale, bensì solamente complesso in maniera estrema?

lunedì 2 settembre 2013

2159: Universal Network

In 20 anni, il mio mondo è passato da pochi km di raggio all'intero pianeta.
Fino a 14 anni, se escludo qualche lontano parente che incontravo di rado, il mio universo era grande quella manciata di km che collegavano casa a scuola. Tutti gli amici e le conoscenze stavano dentro quello spazio.
Con le scuole superiori, l'universo si è espanso di qualche decina di km, inglobando una città.
All'università, per la prima volta, ho legato con persone di altre città, provincie e zone dell'Italia.
Con l'avvento dei social network, ormai è del tutto familiare dialogare con persone in altri continenti, e spesso devo valutare quale sia l'orario del mio interlocutore, se egli o ella stia in quel momento vedendo tramontare un sole che io sto vedendo sorgere, se stia per mettersi a cena mentre io non ho ancora pranzato, se sia affacciato ad una città asiatica, stia seduto in un bar della costa californiana o se stia accendendo il riscaldamento perché nel suo emisfero è inverno invece che estate.
Dubito che il mio universo sociale possa espandersi ulteriormente: il mondo non è infinito, e comunque non esiste nessuno che viva a più di 12 mila km da me (in linea retta, non lungo la geodetica). 
Perlomeno, nessuno che sia umano e connesso a internet...

Espansione della mia "sfera sociale" nel tempo. Per esigenze di spazio, lo spazio è misurato in logaritmi.


Tuttavia, fingiamo che non ci siano limiti alla distribuzione umana e che la tecnologia permetta di estendere i contatti con chiunque senza limiti di distanza.
Estrapolando il trend che ho raccontato, nel 2020 sarò in contatto regolare con persone che vivono sulla Luna, e se sarò così fortunato da arrivare ad un secolo di vita, il mio "social network" avrà un diametro di un anno luce. Dubito comunque che, in ogni caso, assisterei ad ulteriori espansioni del raggio dell'umana connessione. 
In ogni caso, continuando con questo trend, Facebook valicherà i confini dell'universo nel 2159.